Fondi degli 11 campi di gara con diversi tipi di argilla per garantire la sicurezza del salto, scuderie anallergiche in legno, 30mila metri quadrati di pavimentazioni antiscivolo, due commissioni di vigilanza e un piccolo esercito di 50 medici veterinari disponibili 24 ore al giorno. Sono alcune delle soluzioni con cui ogni anno Fieracavalli assicura la miglior accoglienza possibile ai 6mila cavalli presenti, di cui 1.600 impegnati in competizioni sportive di alto livello come la tappa di Coppa del Mondo di salto ostacoli.
Per quattro giorni, quindi, la Fiera di Verona cambia volto: oltre 300mila metri quadrati di padiglioni ed aree esterne si trasformano a misura di cavalli e cavalieri, con al centro sempre il benessere degli animali. In fiera non trovano posto soltanto accorgimenti tecnologici come i fondi dei ring che riproducono la stratigrafia naturale del terreno: nella direzione della tutela dei cavalli va l’istituzione, nel 2014, di una commissione che ha redatto un codice etico obbligatorio per proprietari e responsabili di tutti gli animali di Fieracavalli. Della commissione fanno parte Ulss 20, Carabinieri e Progetto Islander. Quest’ultima è un’associazione già protagonista dal 2014 a Fieracavalli che interviene nelle situazioni di maltrattamento, indigenza e abbandono degli equidi, cercando inoltre di dare sostegno ad associazioni, privati, centri ippici e tutte le strutture che ospitano equidi e altri animali in difficoltà. Fondatrice e presidente del Progetto Islander è Nicole Beriusconi che si impegna attivamente insieme a Ilaria Guiducci e Susanna Cottica. Dallo scorso dicembre l’associazione ha realizzato il suo centro di recupero presso le Scuderie del Leon D’Oro di Truccazzano (MI) dove porta gli equidi recuperati e garantisce loro una riabilitazione fisica e psicologica. Alla commissione etica, inoltre, se ne affianca una tecnico-scientifica in cui si siedono il ministero della Salute, l’università degli studi di Padova e l’Istituto zooprofilattico delle Venezie.
Libero – 11 novembre 2016