di Alda Vanzan. Ci voleva il secondo riparto per far sorridere un bel po’ di associazioni, centri studi, comuni, orchestre e pro loco. Perché la prima tranche di contributi sganciati la scorsa primavera da Palazzo Balbi, era stata decisamente “avara”: non tanto nella somma, perché erano pur sempre dei bel soldi, quasi 90mila euro, ma a beneficio di appena due iniziative, il progetto su Paolo Veronese (62.350 euro) e la partecipazione della Regione al Salone del Libro di Torino (27.100 euro). Stavolta, invece, anche se con importi quasi da elemosina se paragonati ai precedenti, si faranno felici 79 realtà.
Certo, è tutto da vedere quando le associazioni beneficiarie dei contributi regionali riceveranno fisicamente i soldi, visto che i problemi di cassa sono impressionanti, ma la somma è deliberata: 333.400 euro per 79 enti.
È la “solita” legge regionale 49, quella che dal 1978 distribuisce, di fatto, contributi a pioggia sul territorio per iniziative di vario genere, dalla sagra del peocio alla festa della transumanza. Per associazioni di paese, pro loco, orchestrine sono sempre soldi graditi, specie di questi tempi in cui si fatica anche a fare i volantini pubblicitari. Nella delibera approvata lunedì scorso dalla giunta regionale, su proposta del vicepresidente Marino Zorzato, è specificato che “a ciascuna iniziativa è stato assegnato un contributo per un importo sino al 50% del disavanzo tra entrate e uscite e, per le piccole manifestazioni, con una limitata dimensione finanziaria, il contributo è stato quantificato nella misura della quasi completa copertura del disavanzo”. Ma tra chi sono stati divisi i 333.400 euro?
La somma più rilevante è destinata ad una associazione romana. Trattasi della Compagnia Molière che per la produzione dello spettacolo “Doppio Sogno – Eyes Wide Shut”, ispirato all’omonimo romanzo di Schnitzler da cui Stanley Kubrik ha tratto il suo ultimo film – ha avuto dalla Regione Veneto 30mila euro. Ora, perché il Veneto dovrebbe sostenere aassociazioni culturali del Lazio? La risposta, stando alle tabelle allegate alla delibera, è che lo spettacolo teatrale in questione è stato scritto e diretto da un veneto, Giancarlo Marinelli, e che “si prevede di effettuare una tournée biennale nei principali teatri veneti e italiani”.
Gli altri beneficiari devono accontentarsi di molto meno. Solo 1.500 euro alla Pro loco di Caorera-Vas (Quero) per la 20. Sagra della Zucca, ma 4.000 all’Associazione Amici Torre di Meianiga (Cittadella) per la 25. “Festa dea Suca”. Appena 1.000 euro a “Delizie d’Autunno – Festa di San Martino” a Paese (Treviso), mentre l’Università Iuav di Venezia potrà contrare su 7.000 euro per – testuale – una “campagna di studi dedicata a Venezia e all’architettura contemporanea al fine di indagare il problematico rapporto tra tradizione e innovazione che ha costruito nel tempo la città di Venezia, riavviando in tal modo un confronto intorno al destino della città e dell’area regionale a cui essa appartiene”. La Regione dà contributi pure alle sue Unità socio-sanitarie: 2.000 euro all’Uls 16 di Padova per la mostra “La salute e la fede”. Non mancano i convegni: 6.000 euro al Centro Studi L’Uomo e L’Ambiente di Padova sul tema “Agricoltura e Città Metropolitane”. Ma non si pensi che Palazzo Balbi si sia spinto solo fino a Roma: 2.000 euro andranno al Cers Italia (Venezia) per cerimonia di posa di un leone marciano lapideo in piazza Rynek. Varsavia. Polonia.
Il Gazzettino – 7 novembre 2014