Scioperano i veterinari convenzionati dell’Asl di Caserta. L’astensione è stata proclamata per il 29 novembre dalla Federazione specialisti ambulatoriali (Fespa), che parla di «sperequazioni» relative alla retribuzione accessoria, cioè quella legata al raggiungimento di risultati, dovuta ai veterinari convenzionati, con somme destinate a tale scopo ma che sarebbero state usate per altri fini; da anni i veterinari casertani non ricevono questa voce della retribuzione, denuncia Marcello Di Franco, presidente nazionale di Fespa, «e solo a Caserta succedono queste cose, non nelle altre province campane, e questo è paradossale anche perchè dal report del Ministero risulta che i veterinari del Casertano sono quelli che lavorano di più; d’altronde sono alle prese da anni con la questione brucellosi e tbc bufaline».
Gli arretrati, attesi dal 2019, oltre alle somme correnti, di cui avrebbero diritto i veterinari convenzionati, si aggirano tra i 5-6 milioni di euro, e Di Franco se la prende con l’Asl di Caserta e la Regione, cui vengono inviati dallo Stato le somme per le retribuzioni accessorie ai veterinari convenzionati.
Di Franco ricorda anche che «l’ufficio di gabinetto del presidente della Regione Vincenzo De Luca, riconoscendo la legittimità delle richieste, si è spinto a chiedere agli uffici regionali competenti quali fossero le motivazioni di questa sperequazione, ma a quanto pare non vi è stata risposta».
Ad inizio ottobre c’è stato un incontro alla prefettura di Caserta, in cui era già all’ordine del giorno lo sciopero, ma in quella circostanza dalla Regione non si presentò nessuno. Ad un mese e mezzo dalla riunione, i veterinari convenzionati dell’Asl di Caserta rompono gli indugi e decidono così di scioperare; mercoledì mattina ci sarà un primo presidio a Caserta davanti alla sede dell’Asl (Via Unità d’Italia) e poi i veterinari si sposteranno in Regione.