C’è anche il sindaco, dovranno rispondere a vario titolo di maltrattamento di animali e false dichiarazioni sul percorso di gara
MILANO – La procura della Repubblica di Viterbo ha iscritto quattro persone sul registro degli indagati in relazione alla morte della cavalla Tiffany, avvenuta a Ronciglione a metà marzo, durante le batterie di qualificazione al Palio di Ronciglione. Le ipotesi di reato sono maltrattamento di animali e false dichiarazioni in merito alle planimetrie del percorso della gara.
IL SINDACO TRA GLI INDAGATI – Per il reato di maltrattamento di animali sono indagati il sindaco del paese Massimo Sangiorgi e il presidente della Pro Loco Luciano Camilli; per le false dichiarazioni sul percorso della gara sono invece indagati il tecnico comunale Giuseppe Cruciani e il vicecomandante della polizia municipale Silvio Gianforte. Saranno tutti ascoltati lunedì prossimo dal procurato capo Alberto Pazienti. Sulla morte della cavalla, le scorse settimane, erano state presentati vari esposti dalle associazioni animaliste. Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, inoltre, aveva convocato un tavolo tecnico per far luce sull’accaduto ed aveva accusato il comune di Ronciglione di aver «violato gravemente le norme che regolato lo svolgimento dei palii». Il sindaco Sangiorgi, da parte sua, dopo aver ricordato che le cosiddette «corse a vuoto», gare di cavalli senza fantino, sono una tradizione plurisecolare, ha detto: «Sono tranquillo perché so di aver agito correttamente e nell’interesse della città. Confido che tutto possa essere chiarito in breve tempo e che si trovi una soluzione per non far morire il Palio di Ronciglione».
Corriere.it – 9 aprile 2011