La risoluzione, approvata il 14 febbraio in seconda lettura, sancisce nuove regole per abilitare l’uso di nuovi vaccini per curare la febbre catarrale degli ovini in modo più efficiente. Se queste nuove regole entreranno in vigore rapidamente i vaccini potrebbero già essere utilizzati per la campagna di vaccinazione 2012.
La febbre catarrale è una malattia virale trasmessa agli animali tramite insetti (in particolar modo moscerini), e colpisce principalmente i ruminanti (bovini, ovini e caprini). Negli ultimi 12 anni diverse ondate epidemiche hanno colpito gli Stati membri dell’UE, causando notevoli perdite di bestiame.
La vaccinazione contro la febbre catarrale costituisce uno strumento importante per il controllo della malattia ed è inoltre usata per permettere un commercio sicuro dei ruminanti vivi. Per controllare la diffusione della febbre catarrale degli ovini e semplificare le procedure per i contadini, le nuove norme consentiranno l’uso di nuovi vaccini inattivati da utilizzare anche al di fuori delle ristrette aree in cui la malattia si è verificata. A differenza dei vaccini vivi attenuati utilizzati in passato, quelli inattivati sottoposti a trattamento termico non rappresentano alcun rischio di trasmissione del virus ad altri animali. Potranno essere utilizzati i vaccini anche come prevenzione nelle zone in cui la febbre catarrale non si è manifestata.
La direttiva entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri avranno poi fino a sei mesi di tempo per attivare le nuove regole nelle legislazioni nazionali.
La versione provvisoria del documento adottato in plenaria è disponibile al seguente link: Parlamento europeo discussione
28 febbraio 2012