Si allarga l’indagine della procura di Mantova su un traffico di farmaci per gonfiare vitelli e maiali che nel giugno scorso aveva visto indagate 65 persone. Adesso a queste se ne sono aggiunte altre 160 tra cui grossisti di farmaci, commercianti, farmacisti, allevatori e veterinari liberi professionisti, 80 dei quali mantovani.
E nel Mantovano, precisamente a Pegognaga, era stata individuata la centrale del traffico di farmaci acquistati sul mercato clandestino e mai registrati e utilizzati per dopare maiali e vitelli, sia sani che ammalati. Il procuratore capo Antonino Condorelli, che coordina le indagini, aveva ordinato perquisizioni in varie parti d’Italia, eseguite dal corpo forestale dello Stato, a cui sono seguiti di recente altri controlli e sopralluoghi.
Per la procura la carne trattata con sostanze dopanti finiva sulle tavole dei consumatori. Dalle indagini emergerebbe una vera e propria associazione per delinquere che somministrava farmaci sia agli animali ammalati, per spedirli agli allevatori compiacenti che li immettevano sul mercato, sia a quelli sani per accrescerne le masse muscolari. Le perquisizioni, in giugno, erano scattate in Lombardia (nel Mantovano, nel Bresciano e in provincia di Sondrio), in Emilia (nel Reggiano e nel parmense), in Veneto (Padova) e in Piemonte (Torino e Cuneo).
animali@quotidiano.net – 8 novembre 2013