Il parere dell’esperto del Sole 24 Ore sanità. Sono una cardiologa e avrei bisogno di un chiarimento che riguarda la mia attività al di fuori di quella istituzionale. Sono medico ospedaliero e vorrei sapere se durante il periodo di allattamento, quando si lavora con orario ridotto, nel caso io svolgessi attività libero-professionale extramoenia, posso esercitare tale attività nel mio studio o, se avendo orario ridotto, ciò non è possibile, come succede con l’attività intramoenia.
La fondamentale differenza tra il rapporto di lavoro esclusivo (al quale è connessa la libera professione intramuraria) e non esclusivo (libera professione extra muraria) è che nel primo rapporto l’attività libero-professionale è contingentata e soggetta a controlli e vincoli (volumi prestazionali, sedi e orari, disciplina ecc.) mentre nel secondo tipo di rapporto il dirigente medico non è assoggettato ad alcuna autorizzazione preventiva né limitazione quali-quantitativa. Alla luce di tale differenza si può senz’altro affermare che la dirigente a rapporto esclusivo in orario ridotto per allattamento può svolgere libera professione nei modi e nei tempi che vuole (essendo una attività avulsa in tutti i sensi da rapporto di lavoro), fermo restando che eventuali conseguenze sul suo stato di salute o su quello del bambino non possono che ricadere sulla diretta responsabilità della dirigente medesima e non certo sull’azienda in veste di datore di lavoro.
(Stefano Simonetti) – Il Sole 24 Ore sanità – 31 luglio 2013