Nel 2015 secondo l’ultima statistica Eurosta appena pubblicata, gli Stati membri dell’Unione europea hanno speso quasi 1.058 miliardi di euro di spese pubbliche per “salute”. Questa cifra è equivalente al 7,2% del Pil dell’Ue.
La “Salute” è il secondo elemento più importante della spesa pubblica, dopo la “protezione sociale” (19,2%).
La quota più elevata delle spese per la salute in Danimarca e Francia, la più bassa a Cipro
Nel 2015, il rapporto delle spese pubbliche per la salute al Pil variano negli Stati membri dell’Ue.
Al livello più basso si trova Cipro (2,6%), seguito da Lettonia (3,8%), Romania (4,2%), Grecia (4,5%), Lussemburgo (4,6%) e Polonia (4,7%). Al contrario, la Danimarca (8,6%), la Francia (8,2%), l’Austria e i Paesi Bassi (8,0%) hanno regsitrato la quota più alta di incidenza sul Pil. L’Italia è poco sotto la media al 7,1 per cento (Eurostat considera tutte le spese per la salute, non solo quelle pubbliche) e si concentra soprattutto sull’ospedale.
Gli Stati membri che hanno speso più di 3.000 euro per abitante sono stati Lussemburgo (4.112 euro), Danimarca (4.094), Paesi Bassi (3.194), Svezia (3.170), Austria (3.149), Irlanda (3.138) e Regno Unito (3.020).
Al contrario, la spesa è stata inferiore a 600 euro per abitante in Romania (340 euro), Bulgaria (343), Lettonia (468), Polonia (520), Cipro (532) e Ungheria (592).
L’Italia è nel 2015 a 1.816 euro procapite,
Continua a leggere su Quotidiano sanità – 27 agosto 2017