Il ministro Fornero ha convocato il 9 maggio i sindacati con l’obiettivo di cercare di trovare una soluzione per quanti hanno perso il lavoro e, per effetto della riforma previdenziale, rischiano di trovarsi senza copertura di ammortizzatori sociali e senza pensione.
Al centro dell’incontro i cosiddetti “esodandi”, ovvero la platea non ancora quantificata di coloro che transitando dalla Cigs alla mobilità rischiano di rimanere senza tutele a causa dell’innalzamento dell’età pensionabile, a differenza dei 65mila lavoratori ribattezzati dallo stesso ministro come “salvaguardati” che andranno in pensione con i vecchi requisiti. La distinzione tra le due platee è contenuta in una lettera inviata il 20 aprile ai leader sindacali dal ministro che ricorda come per i 65mila “salvaguardati” nei decreti Salva Italia e Milleproroghe è stata trovata una copertura economica di 5miliardi al 2019, ed entro il 30 giugno sarà varato un decreto interministeriale: si tratta di lavoratori in mobilità ordinaria per accordi sindacali sottoscritti entro lo scorso 4 dicembre, o collocati in mobilità lunga, titolari di una prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà sulla base di accordi collettivi, o autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione.
Da non confondersi, aggiunge Fornero, con la platea «del tutto diversa» dei lavoratori per i quali «in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 fosse previsto, al termine di un periodo di fruizione di strumenti di integrazione reddituale (Cig, mobilità), l’accesso al trattamento pensionistico». Per quest’ultima platea di lavoratori, specie se il periodo di tempo che li separa dalla pensione è lungo, secondo il ministro si dovrebbe puntare sull’offerta di nuove opportunità occupazionali piuttosto che solo su una soluzione previdenziale. Porteranno in dote lo sconto contributivo del 50% per un anno (in caso di contratto a termine) e per 18 mesi (in caso di assunzione a tempo indeterminato) previsto per i contratti di reinserimento e confermato dal Ddl di riforma del mercato del lavoro. Il ministro Fornero ha anche ipotizzato la sperimentazione di forme graduali di ricorso al part-time volontario associato a un incasso parziale della pensione, attraverso accordi aziendali che avrebbero il pieno sostegno del Governo. Prima, però, vanno definite le caratteristiche e le reali dimensioni di questa seconda platea.
Sempre nell’incontro del 9 maggio, stando alla lettera inviata il 20 aprile dal ministro, si dovrebbe parlare anche dei problemi legati alle ricongiunizioni onerose disposte dalla legge 122 del 2010, anche se ogni soluzione andrà cercata «in un quadro di compatibilità finanziaria».
Tra i sindacati Vera Lamonica (Cgil) fa sapere che andrà all’incontro per «ribadire la posizione già espressa e chiedere una soluzione previdenziale per tutta la platea interessata». Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, bisogna «rassicurare chi entro dicembre ha fatto accordi secondo le leggi». Prima dell’annuncio del tavolo Bonanni si era lamentato per la «mancanza di rispetto» del ministro Fornero che ancora non lo convocava, arrivando a chiedere un incontro al presidente della Repubblica. Per Domenico Proietti (Uil) «il tavolo che avevamo richiesto da mesi sugli esodati sarà la sede per un esame approfondito della platea interessata e per individuare rapide soluzioni». Bisogna «riportare serenità nelle vite di migliaia di lavoratori e delle rispettive famiglie», aggiunge Giovanni Centrella (Ugl).
Sul fronte politico, per l’ex ministro Cesare Damiano (Pd) «il governo si rende finalmente conto della complessità del problema che riguarda i lavoratori che possono rimanere per lunghi anni senza stipendio e senza pensione», quelli posti «in mobilità come a Termini Imerese, esodati da Poste, Eni e Telecom, persone che si sono licenziate individualmente nelle piccole imprese, lavoratori che effettuano versamenti volontari di contributi previdenziali». Per tutti questi lavoratori, secondo Damiano, «va prevista una deroga per poter utilizzare le vecchie regole previdenziali».
ilsole24ore.com – 27 aprile 2012