Con l’avvento dell’on line un’altra tegola si abbatte sui medici prescrittori: quello della segnalazione certificazione delle esenzioni per reddito sulla specialistica
Così come previsto dal un decreto dell’Economia di dicembre 2009. Nel mirino è la specialistica, perché regolata a livello nazionale, mentre sui farmaci i ticket sono regolati dalle Regioni. Il decreto prevede controlli incrociati (a regime scatteranno ogni 15 marzo), che avranno come protagonisti le banche dati dell’agenzia delle Entrate, ma anche l’Inps (per titolari di pensione, assegno sociale e pensioni al minimo). Il tutto fa capo al «Sistema tessera sanitaria», che selezionerà i nuclei familiari, assocerà loro il codice di esenzione e comunicherà i risultati per via telematica ai medici di medicina generale e ai pediatri, esclusivamente in riferimento ai loro assistiti. Con l’obiettivo, implementando il sistema, di accertare anche eventuali incongruenze nella composizione dei redditi dei nuclei familiari.
Ora con l’avvento dell’on line, il sistema sta andando a regime in una serie di Regioni (in testa il Lazio – vedi la lettera ai sindacati della Regione – , ma anche in Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Emilia Romagna, anche se qui con diverse modalità ecc.). Immediata e durissima la reazione dei medici.
Le nuove norme sono «inapplicabili» secondo la Fimmg: oltre che tradursi in un aggravio per il lavoro del medico con la sottrazione di tempo all’assistenza dei pazienti, avverte la Fimmg, le nuove norme «espongono anche a rischi di errori» perché i medici «non hanno una competenza giuridico-economica tale da potersi districare in questo settore».
La verifica delle esenzioni del ticket «non è compito del medico» anche per il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, che chiede che tali operazioni siano di competenza del personale amministrativo della Asl.
E la nuova procedura, commenta la Fp-Cgil Medici, rappresenta una «imposizione ragionieristica» che «ancora una volta svilisce la professionalità del medico».
Il decreto prevedeva nel 2009 che i medici di base e i pediatri non ancora informatizzati, fossero dotati dalle Asl di «supporti cartacei o magnetici», mentre per gli specialisti varranno le informazioni sulle esenzioni della prescrizione originale del medico di base o la ricevuta di accettazione della prestazione in caso di accesso diretto in ospedale. Il medico prescrittore al momento di compilare la ricetta rileva l’eventuale codice di esenzione, lo comunica al paziente e barra l’apposita casella. L’assistito a sua volta può informarsi alla Asl sulla propria posizione ai fini del diritto all’esenzione e, in caso di risposta negativa, può chiedere un certificato di esenzione per reddito «provvisoria» anche per ogni componente il nucleo familiare. Serve una autocertificazione che dichiari anche la consapevolezza sia delle conseguenze di carattere penale per il rilascio di false dichiarazioni sia dei successivi controlli della Asl
Sanita.ilsole24ore.com – 7 aprile 2009