Imperia – I legali dell’Enpa hanno presentato una denuncia per appropriazione indebita. Secondo una loro stima, mancherebbero all’appello almeno 200 mila euro del mezzo milione lasciato in eredità dalla Bricco.
La vicenda dell’eredità di Eliana Bricco, la donna scomparsa un anno fa a Diano Marina che aveva lasciato 500 mila euro da dividersi tra Enpa, Lipu e il rifugio La Cuccia, a Imperia, è approdata in Procura. I legali dell’Enpa e del rifugio, gli avvocati Lucrezia Novaro e Donata Di Stefano, hanno presentato una denuncia per appropriazione indebita. Secondo una loro stima, mancherebbero all’appello almeno 200 mila euro del mezzo milione lasciato in eredità dalla Bricco.
I sospetti sono concentrati su un familiare della defunta, Margherita Tagliabue, e sul curatore testamentario, marito di quest’ultima, il ragioniere Angelo Scotti. Non a caso i legali di Lipu, Enpa e del rifugio La Cuccia hanno chiesto e ottenuto, in sede civile, la revoca dell’incarico al curatore e il blocco dei beni che la Tagliabue ha ricevuto in eredità dalla Bricco: ovvero una serie di appartamenti. La donna infatti aveva ricevuto, del tesoretto accumulato in una vita da Eliana Bricco, solo una porzione del patrimonio immobiliare. Niente denaro, invece.
di Dai quotidiani
4 gennaio 2011