Diecimila pastori con centinaia di trattori al seguito e un buon numero di pecore per manifestare contro l’immobilismo della politica regionale rispetto all’epidemia di blue tongue, meglio nota come lingua blu, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle migliaio di aziende sull’orlo del fallimento perché non riescono a far fronte ai debiti.
Sono i numeri della imponente manifestazione di protesta organizzata dal Movimento dei pastori sardi, che li vedrà protagonisti il prossimo 19 settembre a Cagliari. Un’imponente manifestazione che chiamerà a raccolta il popolo della campagne come non si era mai registrato prima. La decisione di tornare in piazza è stata presa nei giorni scorsi. Il leader del movimento, Felice Floris, ha tenuto nei giorni scorsi delle riunioni preliminari in svariati centri agricoli dell’isola, dai quali è scaturita la decisione di tornare a protestare, in special modo per risolvere il grave problema della lingua blu, che in 14 anni ha causato la morte di ben 800 mila capi ovini. «Mi sembra inutile», ha affermato Floris, «che i nostri politici continuino con la somministrazione dei vaccini alle nostre pecore. Siccome l’origine del virus è un insetto, noi chiediamo che si intervenga con una massiccia campagna di disinfestazione nei confronti di quest’ultimo: solo in questo modo si potrà arginare il dilagare dell’epidemia».
ItaliaOggi – 3 settembre 2014