Chiesto il rinvio per altre 17 persone, tra cui numerosi sindaci: non avrebbero impedito il diffondersi di malattie
NAPOLI – Epidemia colposa, la procura di Napoli chiede il rinvio a giudizio per 20 persone. Tra loro ci sono anche il sindaco Rosa Russo Iervolino, l’ex governatore Antonio Bassolino, l’ex prefetto di Napoli Alessandro Pansa e numerosi sindaci e commissari prefettizi. L’accusa nei loro confronti è di epidemia colposa e abuso d’ufficio in quanto non avrebbero fatto nulla per evitare che la spazzatura marcisse per settimane nelle strade. L’inchiesta, partita lo scorso novembre, arriva ora a un primo approdo giudiziario: la richiesta di processo avanzata dai pm. Per altri 16 indagati è stato, invece, disposto lo stralcio che prelude ad una probabile richiesta di archiviazione.
LA VICENDA – Il provvedimento è firmato dal procuratore, Giovandomenico Lepore, e dall’aggiunto Francesco Greco, che coordina la sezione reati contro la pubblica amministrazione. La permanenza dei rifiuti nelle strade provocò, nel periodo compreso tra il primo novembre 2007 e il 15 gennaio 2008, un enorme aumento delle malattie gastroenteriche e cutanee. Lo hanno accertato i tre periti nominati dal pm Francesco Curcio (un medico legale e due epidemiologi) che sono arrivati a questa conclusione dopo aver esaminato le vendite dei farmaci da parte di tutti i grossisti ed i farmacisti della provincia. È emerso infatti che, in quelle settimane, ci fu un’impennata nelle vendita di alcune specialità medicinali. Per maggiore sicurezza, le verifiche sono state fatte anche sui farmaci venduti nello stesso periodo in provincia di Salerno, area ritenuta omogenea a quella napoletana per clima e densità di popolazione ma non interessata dall’emergenza rifiuti: in quella zona il picco nelle vendite non c’è stato. Inoltre, gli esperti hanno escluso le altre possibili cause dell’improvvisa diffusione di quelle malattie, cioè l’inquinamento dell’aria e la messa in commercio di cibi avariati.
Corriere.it – 8 aprile 2011