Terremoti, alluvioni, frane, inquinamenti. Quali le conseguenze in termini di malattie degli animali e sicurezza alimentare? E quali sono gli interventi da mettere in campo? Le emergenze in campo veterinario, infatti, non sono solo le zoonosi e le epizoozie. Finora trascurate, quelle non epidemiche hanno acquistato in tempi recenti un grande rilievo. Il succedersi di grandi emergenze, con i conseguenti necessari interventi nel campo della sanità pubblica veterinaria, ha portato il nostro Paese in quest’ultimo ventennio a prestare notevole attenzione a questo settore. E proprio la gestione di questieventi e i soccorsi sanitari sono al centro del corso di formazione “Il servizio sanitario nazionale nelle emergenze non epidemiche: la funzione della sanità pubblica veterinaria”
L’evento si tiene a Rovigo, il 29 e 30 settembre e il 1 ottobre, nell’aula magna della cittadella socio sanitaria dell’Ulss 18.
Il corso, organizzato dal Dipartimento sanità animale e sicurezza alimentare dell’Ulss 18, IzsVe, SIMeVeP, Ordine dei veterinari, è dedicato ad un approfondimento del ruolo e dell’interazione di tutte le strutture operative coinvolte nella gestione delle emergenze complesse di natura non epidemica quali, ad esempio, alluvioni, terremoti, inquinamenti ambientali, incidenti industriali, incendi di vaste proporzioni, frane e smottamenti. Sono interessati, pertanto, non solo gli Enti del Ssn, come le regioni, le Asl, gli Izs, ma anche quelli dell’intero “sistema” della protezione civile nazionale. L’iniziativa nasce dalla decisione del Dipartimento della protezione civile di riconoscere la necessità di includere l’aspetto veterinario tra le attività sanitarie che all’atto di un evento calamitoso vengono coinvolte in un’azione di coordinamento. Il ruolo del veterinario, in quanto operatore di sanità pubblica, è fondamentale per il suo forte radicamento nel territorio, poiché si occupa quotidianamente di malattie animali, di sicurezza alimentare e di benessere animale. Durante il corso verranno analizzati e valutati in maniera approfondita, con l’intervento di qualificati relatori, gli aspetti normativi, igienico-sanitari, ambientali e gestionali che riguardano questo tipoi di emergenze. Inoltre, verranno presentati e discussi casi pratici di gestione di situazioni di emergenza effettivamente verificatisi nel territorio nazionale (come l’emergenza Abruzzo 2009) e nel territorio veneto (come l’alluvione del 2010).
In particolare, verranno trattati gli aspetti organizzativi e i compiti della protezione civile e il suo ruolo nella gestione delle calamità naturali e i correlati aspetti della sanità pubblica veterinaria. Saranno poi fornite importanti nozioni sulla pianificazione degli specifici Piani di Emergenza inerenti i soccorsi sanitari nelle catastrofi. Di grande importanza gli aspetti comunicativi nel corso di un’emergenza. I 17 relatori individuati dagli organizzatori del corso sono tutti professionisti che da anni operano nei settori più diversi delle emergenze ed hanno maturato, di conseguenza, una specifica competenza in materia. A completare il quadro, una mostra per celebrare il ruolo che la medicina veterinaria ha ricoperto nelle catastrofi negli ultimi 30 anni. La mostra, comprensiva di circa 30 poster tematici relativi ai temi trattati durante il corso, è curata dal Raffaele Bove, disaster manager e dirigente veterinario dell’Asl di Salerno.