Possibile introduzione di agenti eziologici altamente diffusivi. Il Ministero invita i servizi veterinari a mettere in atto tutte le misure di sorveglianza e a proteggere il patrimonio zootecnico
La Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario ha ritenuto doveroso informare che, a causa della presenza sul territorio nazionale di profughi provenienti “da aree geografiche interessate da malattie infettive animali a carattere epizootico non presenti sul nostro territorio e pertanto “esotiche”, con particolare riferimento all’afta epizootica” si potrebbe realizzare il rischio di introduzione di agenti eziologici altamente diffusivi. Con l’ausilio del Centro di Referenza Nazionale per le malattie vescicolari presso l’IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna (CERVES) sono stati quindi riepilogati i comportamenti che potrebbero essere causa della “importazione” della malattia.
Pur nella consapevolezza dell’emergenza umanitaria in corso, il Ministero invita a non trascurare il dovere di proteggere il patrimonio zootecnico nazionale e invita i Servizi Sanitari a mettere in atto tutte le misure di salvaguardia e vigilanza.
fonte: Fnovi – 31 marzo 2011