In data 21/09/2018, sono stati notificati altri 2 focolai di Peste Suina Africana in Belgio, nella fauna selvatica.
4 positività confermate in cinghiali selvatici rinvenuti morti (n. 3 cinghiali) o abbattuti (n. 1 cinghiale) nel la frazione di Buzenol, nel comune di Etalle, a sud della provincia di Lussemburgo, dove si sono già registrati altri focolai lo scorso 14 e 15 settembre. Salgono a 11 i casi confermati sino ad oggi.
Le Autorità belghe, in accordo con legislazione europea, hanno applicato le dovute misure di controllo, tra le quali: abbattimento e distruzione delle carcasse, dei rifiuti e dei prodotti di origine animale, attività di sorveglianza all’interno ed all’esterno della zona di protezione istituita, controllo della popolazione selvatica sensibile.
Il Belgio si appresta ad abbattere i suini negli allevamenti nella provincia del Lussemburgo che confina con Francia e Germania. Si tratterebbe di circa 4mila capi in una sessantina di aziende. Secondo la stampa locale, il ministro federale dell’Agricoltura Denis Ducarme ha chiesto all’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (Afsca) di presentare al più presto un progetto di decreto ministeriale per l’uccisione di suini domestici situati nella zona infetta delimitata secondo le normative europee in vigore. L’iniziativa va oltre quanto previsto dai regolamenti europei e fa parte delle misure di sicurezza che il paese ha deciso di adottare contro la peste suina, dopo che dieci cinghiali infetti sono stati trovati in località Etalle, vicino al confine con Francia, Lussemburgo e Germania.
Per consultare il report completo e visualizzare la mappa con il focolaio, si rimanda al sito dell’OIE.
Resolve