Per l’aggravarsi della diffusione della malattia Covid-19, le Direzioni generali della Sanità animale e della Sicurezza alimentare hanno rivisto le attività differibili e non differibili.
Differibili, non differibili e rimodulabili. Sono le tre categorie in cui sono stati suddivisi i controlli ufficiali veterinari alla luce dell’attuale quadro epidemiologico da COVID-19. L’aggiornamento è stato emanato il 24 novembre dalle competenti Direzioni Generali del Ministero della Salute (Sanità Animale e Sicurezza Alimentare) con una circolare che resterà valida fino alla fine dell’anno. In sintesi, il Ministero della Salute riporta alla situazione descritta nella circolare di aprile, fatta eccezione per alcune modifiche riassunte in un allegato di quella odierna.
Il 3 novembre le Direzioni Generali e le Regioni, su richiesta di queste ultime, hanno convenuto le attività che dovranno essere svolte e quelle che possono invece essere rinviate o rimodulate. In alcuni territori l’emergenza COVID-19 sta impegnando il personale veterinario e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, comportando un rallentamento nello svolgimento dei controlli ufficiali seppur non in modo omogeneo in tutto il territorio.
Si conferma quindi quanto definito nella nota dell’8 aprile 2020 ma con alcune modifiche riportate nell’allegato 1.
NOTA Emergenza da Coronavirus: sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. Con modifiche
25 novembre 2020