L’Istat ha reso noti i dati delle esportazione italiane di settembre, dati particolarmente importanti perché consentono di valutare l’andamento dell’export tricolore. L’embargo russo è scattato il 7 agosto scorso bloccando le importazione dall’Ue e da una serie di altri paesi (Usa, Canada, Australia, Norvegia) di vari prodotti agro-alimentari tra cui ortofrutticoli, prodotti lattiero caseari, zootecnici, etc.
Dall’elaborazione dei dati emerge come, a settembre 2014, l’Italia sia passata da oltre 13,5 milioni di euro di esportazioni dello stesso periodo del 2013 a 3,1 milioni di euro, ovviamente per i prodotti interessati dall’embargo. In particolare le perdite maggiori a settembre sarebbero risultate per i prodotti della zootecnia da carne ( 3,2 milioni di euro), per formaggi e latticini (3,6 milioni di euro) e per l’ortofrutta (3,8 milioni di euro).
Per l’ortofrutta, a settembre, sono calate di circa 2,3 milioni di euro le esportazioni di drupacee (soprattutto pesche e nettarine), di 1,5 milioni di euro le esportazioni di uva da tavola. Nel complesso, tra agosto e settembre, le esportazioni italiane sono calate di 18,9 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli. Ovviamente quelli riportati sono solamente i danni diretti, che non tengono conto del calo dei prezzi e degli scambi sui mercati di tutta l’Ue e non solo, in conseguenza dell’applicazione dell’embargo da parte russa.
Fonte: Coldiretti – 27 dicembre 2014