Il Comitato di controllo sul bilancio del Parlamento europeo ha votato favorevolmente a larga maggioranza il discarico del bilancio 2010 di Efsa, che era stato rimandato lo scorso mese di maggio a causa dei problemi relativi ai conflitti di interesse all’interno dell’Authority Alimentare europea e che avevano scosso l’opinione pubblica.
Il prossimo mese il discarico del bilancio 2010 potrà così essere ufficialmente approvato dal Parlamento europeo.
L’eurodeputata Monica Macovei, da sempre in prima linea sulle questioni riguardanti l’Authority ha detto di essere stata persuasa ad accettare il discarico di bilancio in virtù degli sforzi che Efsa sta facendo per risolvere alcune delle criticità che le sono state imputate: in modo particolare la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse. Tuttavia la Macovei si dice rammaricata di non essere stata in grado di ottenere la pubblicazione da parte di Efsa dei curriculum vitae dei propri esperti scientifici, una pubblicazione che avrebbe potuto – sostiene Efsa- violare le norme sulla protezione dei dati personali. Secondo la Macovei però questo non sarebbe il caso, anzi, il Parlamento europeo dovrebbe intervenire in tal senso perché i cittadini europei hanno tutto il diritto di sapere dove gli esperti dei vari panel scientici hanno lavorato prima di approdare all’Authority alimentare europea.
La Macovei auspica inoltre un’azione di monitoraggio per assicurare il rispetto delle norme relative al codice di condotta adottato da Efsa. Gli stessi deputati chiedono relazioni annuali sull’operato dell’Authority dove venga inclusa una sezione speciale relativa al conflitto di interessi e ai casi di porte girevoli; dove vengano specificati i singoli casi identificati e le sanzioni prese; unitamente all’elenco delle violazioni e dei rispettivi esiti. I deputati chiedono inoltre ad Efsa di fornire dettagli sui risultati delle nuove verifiche a campione sulle dichiarazioni di interesse già a partire dal prossimo mese.
Soprattutto nei casi in cui si registrano opinioni divergenti sulla valutazione del rischio è stato adottato un emendamento presentato dal deputato liberale Corrine Lepage che chiede ad Efsa di fornire una dettagliata giustificazione quando rifiuta il parere di studi scientifici indipendenti. Questo al fine di migliorare il dialogo e la cooperazione con esperti esterni e le Agenzie nazionali.
I deputati del Parlamento europeo hanno però accolto con favore l’impegno preso dall’Autorità europea alimentare di procedere alla prossima elezione del presidente del consiglio di Amministrazione non più a scrutinio segreto. Così come con favore è stata recepita la notizia della sessione obbligatoria relativa all’etica e all’integrità dei propri membri che Efsa ha programmato per questo mese.
Proprio per proseguire la strada intrapresa sulla propria policy di indipendenza, Efsa ha infine annunciato di voler escludere per cinque anni gli esperti che violeranno il codice di condotta, unitamente ad una serie di altre sanzioni che verranno adottate in tal senso.
sicurezzaalimentare.it – 1 ottobre 2012