L’Efsa ha indetto un bando per la presentazione di dati analitici recenti riguardanti l’acrilamide, la sostanza cancerogena che si forma negli alimenti amidacei dopo essere stati sottoposti a trattamento termico come torrefazione, frittura, cottura al forno e alla griglia.
La Commissione europea ha chiesto all’Efsa una valutazione del rischio sull’acrilamide negli alimenti e bevande entro il prossimo settembre, ma anche le autorità nazionali di Francia, Germania, Svezia e Danimarca hanno chiesto all’Authority di rivedere le prove scientifiche riguardanti questo contaminante negli alimenti come possibile causa di cancro negli esseri umani sulla base di nuovi studi disponibili.
A tal fine, l’Efsa, (che in precedenza non ha mai fatto una valutazione sull’acrilamide) invita gli operatori del settore e gli altri soggetti interessati a presentare dati analitici sui livelli di presenza di questa sostanza in alimenti e bevande che siano stati raccolti dal 2010 in poi, purchè non nell’ambito di controlli ufficiali. Le informazioni pervenute saranno utili all’Authority per sviluppare la propria valutazione del rischio.
Nell’ ottobre dello scorso anno l’ Efsa ha pubblicato la quarta relazione annuale sul monitoraggio dell’acrilamide negli alimenti dal 2009. Dal 2007 infatti gli Stati membri dell’ Ue sono tenuti a raccogliere i dati sulla presenza di questa sostanza in alcuni alimenti giudicati a rischio. Tuttavia i dati raccolti sono piuttosto confutabili, dato che ben 16 Paesi su 26 hanno provveduto alla raccolta solo per alcuni anni. Per avere risultati più attendibili e una base più solida su cui lavorare sarebbe invece necessaria un’ attività di monitoraggio più consistente: basti pensare che nel 2010 sono stati raggiunti 13.000 dati, cioè solamente i 2/3 di quelli considerati sufficienti dalla Commissione europea per un monitoraggio completo.
Anche le iniziative volontarie di alcune industrie non sono riuscite fino ad ora ad ottenere una significativa riduzione della presenza di acrilamide negli alimenti. Il parere dell’Authority alimentare europea sarà quindi molto importante perchè potrebbe sollecitare la Commissione europea a legiferare in materia.
Il termine ultimo per la presentazione dei dati è stato fissato al 30 giugno 2013.
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sicurezzaalimentare – 30 aprile 2013