Sarà esaminato domani il nuovo documento sulla formazione continua in medicina che cambia le regole per provider e ordini e fissa i criteri formativi e quelli di verifica e controllo. Il testo all’esame della Stato Regioni di domani dopo alcune modifiche apportate da ministero e regioni. Pronte le regole per rendere omogenea da Nord a Sud l’offerta formativa continua per i medici e il personale sanitario. Il ministero della Salute ha appena inviato alle Regioni la versione definitiva delle «Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider, albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2012, Federazioni, Ordini, Collegi e associazioni professionali, sistema di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità, liberi professionisti».
Il documento – che approderà all’esame della Conferenza Stato-Regioni del 19 aprile – recepisce le modifiche concordate in sede tecnica durante la riunione del 12 aprile, a partire dall’ampliamento del ventaglio di materie su cui Ordini e Collegi potranno formare i propri iscritti. Piccoli cambiamenti che non alterano l’impostazione generale già anticipata dal Sole-24 Ore Sanità, ovvero l’elenco puntuale dei requisiti per l’accreditamento dei provider che dovranno essere usati da tutti gli enti accreditanti a livello nazionale, regionale e provinciale.
Le linee guida fissano anche regole precise per l’attività di vigilanza e confermano il debito formativo per il triennio 2011-2013 a quota 150 crediti. Si conferma che il timone del sistema resta in capo alla Commissione nazionale Ecm: le Regioni dovranno mandarle i propri manuali “in visione” e incassare il via libera.
IL TESTO DEFINITIVO DELLO SCHEMA DI ACCORDO
Il Sole 24 Ore sanità – 18 aprile 2012