La relazione annuale epidemiologica è una pubblicazione chiave della Ecdc sulla epidemiologia delle malattie trasmissibili rilevanti per la salute pubblica in Europa. Questo capitolo – dal titolo “Annual epidemiological report 2014 – food- and waterborne diseases and zoonoses” – riguarda le malattie e zoonosi originate dagli alimenti e dall’acqua in Europa, ed è completato da dati scaricabili su antrace, botulismo, brucellosi, campylobatteriosi, colera, criptosporidiosi, echinococcosi, giardiasi, epatite A, leptospirosi, listeriosi , salmonellosi, shigellosi, Stec/Vtec, toxoplasmosi, trichinellosi, tularemia, febbre da tifo/paratifo e yersiniosi. Il rapporto presenta i dati a partire dal 2012 e fornisce una panoramica epidemiologica di ogni malattia. Per facilitare la pubblicazione più tempestiva dei dati epidemiologici annuali, il rapporto viene, da questa edizione, prima pubblicato relativamente a un gruppo di malattie e poi successivamente compilato in una relazione annuale complessiva
I casi di Campylobacter sono cresciuti, nei cinque anni tra il 2008 e il 2012, ma sono diminuiti leggermente nel 2012. La campylobatteriosi umana è rimasta la malattia gastrointestinale più comunemente contratta in Europa dal 2005. E’ stato stimato che il trattamento, la preparazione e il consumo di carne di pollo sono alla base del 20%-41% dei casi di campylobatteriosi umana.
I tassi di salmonellosi hanno continuato a diminuire con un significativo decremento quinquennale nella UE e con tendenze decrescenti in 17 paesi dell’Unione. Tale decremento è attribuibile principalmente alla realizzazione di efficaci programmi di controllo veterinario, soprattutto nel pollame. Tuttavia, la salmonellosi risulta essere la seconda infezione gastrointestinale più comune e un’importante causa di epidemie di origine alimentare nell’Unione europea. I cinque sierotipi rilevati più comunemente sono stati: S. Enteritidis, S. Typhimurium, S. Typhimurium monofasica, S. Infantis e S. Stanley. L’aumento della S. Stanley è stato causato dalla sua esplosione in molti Paesi, legata alla distribuzione di carne di tacchino contaminata.
Il tasso dei casi di epatite A varia notevolmente all’interno dell’UE; la regione più colpita è l’Europa orientale. Lo scarso approvvigionamento idrico e le infrastrutture deboli sono associati alla diffusione del virus nei paesi dell’Europa orientale e nella Regione balcanica. Al contrario, la trasmissione di epatite A di origine alimentare ha causato tre focolai indipendenti in vari paesi UE. In tutti i casi, frutti di bosco surgelati e freschi sono stati coinvolti quale veicolo delle infezioni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e sulla tracciabilità del commercio di bacche all’interno dell’UE.
Nel 2012, i casi di Escherichia coli VTEC/STEC confermati, sono diminuiti del 66%, dopo la grande epidemia di O104 STEC/VTEC:H4 del 2011 in Germania, ma sono aumentate del 36% rispetto agli anni 2009 e 2010. Il numero di casi segnalati confermati di VTEC/STEC è stato 5.748 e il tasso di incidenza complessiva era di 1,5 casi per 100.000 abitanti nei paesi UE nel 2012.
Il Rapporto epidemiologico annuale ECDC è tratto dalle informazioni di sorveglianza sulle 52 malattie trasmissibili e problemi sanitari per i quali è obbligatoria la sorveglianza nei Paesi dell’Unione europea (UE) e dell’area economica europea (EEA). Destinato a politici e dirigenti del settore sanitario, epidemiologi, scienziati e al grande pubblico, il rapporto si propone sia di fornire una panoramica completa della situazione attuale delle malattie trasmissibili in Europa, sia di assistere i responsabili politici e i dirigenti sanitari nel prendere decisioni fondate nei programmi e nelle azioni relative alla salute pubblica.
Sul sito dell’Ecdc, il documento “Annual epidemiological report 2014 – food- and waterborne diseases and zoonoses” pubblicato a novembre 2014
a cura ufficio stampa Sivemp Veneto – 23 novembre 2014