Arrivano i supermanager per la Sanità, formati dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e da Agenas con un occhio particolare alla lotta alla corruzione e alla trasparenza. Il protocollo di intesa che istituisce il corso, che inizierà con una prima versione sperimentale è stato presentato oggi al ministero della Salute.
«Prevediamo all’inizio un numero limitato di partecipanti, possibilmente con una rappresentazione di tutte le regioni – ha spiegato il presidente della Sna Giovanni Tria – Poi si discuterà su eventuali cambiamenti. La dirigenza in campo sanitario richiede competenze complesse e peculiari, e necessita dunque di una formazione specifica anche in tema di acquisti e appalti pubblici, di amministrazione digitale, di prevenzione della corruzione e del conflitto di interessi». Il corso prevede 22 giornate di aula, per circa 200 ore, e 3-5 giornate di stage, ed è diviso in otto moduli, tra cui uno sulle politiche della salute a livello europeo.
«Questa Scuola – ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – nasce per avere dei manager che abbiano una visione complessiva del sistema salute, per provare ad avere una uniformità di qualità verso l’alto. Abbiamo bisogno che i nostri manager sanitari siano tutti bravi, e che chi non è qualificato se ne vada». La scuola, ha sottolineato il direttore generale di Agenas Francesco Bevere, si inserisce in una riforma in corso della figura del manager delle aziende sanitarie. «Chi governa il sistema – ha spiegato – deve essere in grado di sottoporsi a un percorso formativo. Si è parlato dell’istituzione dell’albo professionale per i dirigenti, ma questo è solo il primo passo».
Il percorso formativo in sintesi
17 febbraio 2015