Il giorno della trasparenza per il Governo con i redditi dei ministri messi su Internet. A tarda sera è arrivato anche l’ultimo e più atteso, quello del presidente del Consiglio con 1,5 milioni.
Per il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera un reddito 2011 di circa 3,5 milioni. Da membro dell’Esecutivo il compenso scenderà a 220mila euro circa. Ma la più «ricca» è Paola Severino, responsabile della Giustizia: il Guardasigilli ha totalizzato nel 2011 (redditi riferiti al 2010) un imponibile netto di 7.005.649 di euro e ha versato tasse, contributi e imposte per 4.017.761 di euro. Il compenso annuo lordo per l’attività ministeriale sarà pari a 195.225,20 euro. Nel pomeriggio è stato comunicato sul sito del dicastero del Lavoro anche l’imponibile dichiarato dal ministro Elsa Fornero nel 2011, pari a 402mila euro.
A differenza dei suoi colleghi al governo, il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi non ha indicato i redditi percepiti nel 2010 da professore ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore, incarico dal quale è in aspettativa dallo scorso novembre. Come ministro, invece, guadagnerà 194.813,04 euro lordi l’anno. Nella scheda pubblicata sul sito del Ministero, risulta che Ornaghi possiede tre appartamenti: uno di 90 mq con box a Villasanta (Monza), uno di 60 mq (in comproprietà al 50%) a Porto Valtravaglia sul lago Maggiore, un altro di 115 mq con box a Concorezzo (Monza). Ornaghi non possiede auto o beni mobili nè strumenti finanziari. Approfondimenti: in fondo all’articolo leggi tutti i redditi dei ministri…
Per il responsabile del Viminale Annamaria Cancellieri si registra un compenso annuo lordo di oltre 183mila euro. Il ministro della Salute Renato Balduzzi guadagnerà quest’anno 199.778 euro contro i 143.750 dichiarati nel 2011. Per il 2010 il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha dichiarato un reddito complessivo di 504.367 euro pagando un’imposta netta di 208.743 euro.
Nel 2012 il reddito con l’incarico da ministro dovrebbe dimezzarsi dato che il compenso annuo lordo sarà di 205.915 euro. Il collega della Difesa Giampaolo Di Paola indica un reddito 2011 di quasi 370mila euro. Il compenso annuo lordo del ministro degli Affari esteri Giulio Terzi di Sant’Agata sarà di 203.653 euro lordi annui. Va sottolineato quello che potrebbe non essere considerato un dettaglio: Terzi prenderà una cifra inferiore alla remunerazione da ambasciatore d’Italia a Washington, incarico che svolgeva prima di essere chiamato a far parte del governo Monti.
Bilancio con il segno più invece il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: quest’anno riceverà per il suo incarico 199mila euro lordi. È in aspettativa non retribuita da professore al Politecnico di Torino. Nel 2010 dichiarava un reddito lordo di 227mila euro. Situazione analoga per Corrado Clini, responsabile dell’Ambiente: tra un incarico e l’atro guadagnerà 20mila euro in più: da direttore generale del ministero, infatti, ha percepito nel 2010 un compenso annuo lordo pari a circa 170mila euro. Il trattamento economico lordo previsto nel 2012 in qualità di ministro è invece di circa 190mila euro. Prospettive positive anche per il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca: quest’anno guadagnerà 199.778,25 euro, una cifra superiore rispetto al reddito complessivo dichiarato nel 2010, di 160.484,00 euro.
Il responsabile per la Cooperazione Andrea Riccardi ha dichiarato un reddito lordo di 120mila euro nel 2011, relativo al 2010. Attualmente, Riccardi cumula il compenso da ministro (199.778,25 euro lordi) con la pensione da docente universitario che ha iniziato a percepire a marzo 2011 (81.154,58 euro), per un totale di circa 280.933,13 euro. Denuncia invece 262.288 euro nel 2010, esclusi i redditi di pensione, il ministro ai Rapporti con il parlamento Piero Giarda. Non ha beni immobili il responsabile del Turismo Piero Gnudi, che ha guadagnato come ministro oltre 53mila euro. A completare il quadro, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, dichiara un reddito 2010 di oltre 213mila euro. Sono questi i numeri dell’operazione trasparenza del Governo Monti, ribadita ieri dal premier in visita alla comunità finanziaria milanese. Oggi vengono resi noti sui siti dei diversi dicasteri e su quello della Presidenza del Consiglio i redditi dei ministri sui siti della presidenza del Consiglio e dei singoli dicasteri. Il sito del Governo e quello di alcuni ministeri (Sviluppo economico e Funzione pubblica) sono andati in tilt per alcuni minuti. Leggi, nei singoli articoli qui sotto, i redditi ministro per ministro.
ilsole24ore.com – 21 febbraio 2011