Le interruzioni degli scambi e della commercializzazione dei prodotti alimentari nei tre Paesi dell’Africa occidentale piú colpiti dal virus Ebola hanno reso il cibo sempre piú costoso e difficile da trovare, mentre la carenza di manodopera mette a serio rischio la prossima stagione produttiva. Questo l’avvertimento della Fao nel nuovo rapporto sulla situazione dell’epidemia.
In Guinea, Liberia e Sierra Leone, l’imposizione di zone di quarantena e le restrizioni agli spostamenti delle persone, nel tentativo di ostacolare la diffusione del virus, anche se provvedimenti necessari, hanno seriamente ridotto i movimenti e la commercializzazione degli alimenti. Questo ha portato ad acquisti dettati dal panico, scarsitá di cibo e notevoli aumenti dei prezzi alimentari di alcuni prodotti. La stagione del raccolto – si legge nel rapporto Fao – per due delle principali colture, riso e mais, è ormai alle porte. La mancanza di manodopera nelle aziende agricole a causa delle restrizioni di spostamento e della migrazione verso altre zone avranno un grave impatto sulla produzione agricola, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare di un gran numero di persone. “L’accesso al cibo è diventato una preoccupazione pressante per molte persone nei tre paesi colpiti e in quelli confinanti”, ha avvertito Bukar Tijani, rappresentante regionale della Fao per l’Africa. “Con il raccolto principale a rischio e con gli scambi e i movimenti di merci fortemente limitati, l’insicurezza alimentare è destinata a intensificarsi nelle settimane e nei mesi a venire”.
ItaliaOggi – 2 settembre 2014