E’ stato pubblicato dal Ministero della Salute un opuscolo relativo alle “Norme nazionali sulla protezione degli animali negli allevamenti. Competenze e responsabilità“.
La protezione degli animali negli allevamenti rappresenta una priorità sancita da leggi nazionali e internazionali. Tale priorità scaturisce da una sempre maggiore sensibilità dei consumatori nei confronti degli animali allevati, culminata nel Trattato di Lisbona dell’Unione europea che, all’articolo 13, riconosce giuridicamente agli animali lo status di “esseri senzienti”.
Nel nostro Paese la protezione degli animali in allevamento è sancita dal d.lgs 146 del 2001 in attuazione della Direttiva 98/58/CE.
Tuttavia, già dal 1985, la legge n. 623 aveva ratificato le Convenzioni europee di Strasburgo sulla protezione degli animali negli allevamenti e
al macello adottate rispettivamente nel 1976 e nel 1979. Tale legge aveva dunque già stabilito, da un punto di vista normativo, i principi fondamentali per la protezione degli animali allevati.
Il bagaglio normativo nazionale ci ha consentito di compiere un importante passo in avanti eticoculturale, poiché è stato riconosciuto l’obbligo di fornire agli animali allevati per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli, ricoveri, cure ed alimentazione adeguate ai propri fabbisogni fisiologici ed etologici, nonché libertà di movimento, illuminazione, temperatura e tasso di umidità consoni all’animale.
Con questo opuscolo si intende offrire al pubblico un elenco delle norme attualmente in vigore e una descrizione facilmente consultabile dei compiti e delle responsabilità che la legge attribuisce a ciascuna istituzione pubblica, ai veterinari liberi professionisti e agli allevatori.
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