Fiaccato nel fisico, ma sempre lucido, ha perso la sua battaglia più importante. Antonio Petrella, 78 anni, abruzzese d’origine ma padovano d’adozione, è morto in ospedale circondato dall’affetto della moglie Mirella e del figlio Francesco. Petrella è stato tra gli anni Ottanta e i Duemila uno dei big della sanità veneta, ricoprendo il ruolo di dg di ospedali a Vicenza e nel veneziano (Jesolo-San Donà).
Dirigente della Regione ai tempi della Dc (ricoprì anche il ruolo di segretario generale dell’Ente), Petrella, schivo e all’apparenza un duro, ha sempre scelto professionalmente di stare dalla parte della coerenza, non facendo sconti a nessuno. Infatti, nel 2003 scelse di andare in pensione pur di non cedere a compromessi. «Due persone escono dal mosaico (della sanità veneta)», scrisse il mattino in quegli anni. «Giampaolo Braga, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova e Antonio Petrella, direttore generale dell’Usl di Vicenza. Due pezzi grossi della sanità veneta: colpevoli di tenere la schiena troppo dritta?». I funerali di Antonio Petrella questa mattina nel Tempio della Pace vicino alla Fiera.
Il Mattino di Padova – 28 luglio 2016