Ci siamo: il primo gennaio l’Usl 1 di Belluno incorporerà l’Usl 2 di Feltre, dando ufficialmente vita all’Usl 1 Dolomiti. L’azienda, dunque, cambia nome. Ma non cambieranno i servizi offerti ai cittadini. Anzi, l’unificazione porterà a una maggiore libertà di scelta rispetto alla sede di fruizione delle prestazioni. A subire modifiche saranno invece l’assetto amministrativo e la direzione strategica e medica. Lo ha spiegato ieri Adriano Rasi Caldogno, attuale direttore generale Usl 1 e commissario Usl 2 che, da domenica, diventerà dg dell’Usl 1 Dolomiti.
«I cambiamenti riguarderanno in via esclusiva la parte amministrativa e organizzativa», ha precisato Rasi, «mentre l’attuale programmazione sanitaria non sarà modificata e verrà prorogata almeno fino al 2018. L’offerta sanitaria viaggia di pari passo con l’evoluzione delle prestazioni e per cambiamenti nell’assetto se ne parlerà tra due anni».
Cosa cambia: la principale novità. La novità più tangibile per il cittadino riguarda la prenotazione delle prime visite o prestazioni di diagnostica. Fermo restando che il numero verde del Cup resta lo stesso (800890500, con la possibilità di selezionare “1” per il Cup di Belluno e “2” per quello di Feltre), così come i numeri da contattare dal cellulare, l’ampliamento del servizio consiste nel fatto che la priorità assegnata dal medico in impegnativa (“B” 10 giorni, “D” 30 giorni per visite e 60 per esami strumentali, “P” 180 giorni) dovrà essere rispettata in tutto il territorio provinciale, indipendentemente dalla struttura scelta. «Ciò significa che se fino a questo momento, per vedersi garantiti priorità e tempi di risposta, ogni cittadino doveva far riferimento al proprio ambito», ha spiegato Rasi Caldogno, «dal 1° gennaio, per fare un esempio, il signor Luigi di Tai di Cadore (distretto di Belluno), che avesse l’impegnativa per una Tac con priorità “D” e decidesse di farla a Feltre, si vedrà prenotato l’appuntamento alla Radiologia del Santa Maria del Prato entro i tempi previsti. Questo è uno dei primi benefici che saranno garantiti dall’unificazione».
La direzione strategica e medica. Ai vertici dell’Usl 1 Dolomiti, insieme al direttore generale Rasi, ci saranno Rosanna Zatta (direttore amministrativo), Giovanni Maria Pittoni (direttore sanitario) e Gian Antonio Dei Tos (direttore sociale). La figura del direttore sanitario dell’Usl 2, attualmente ricoperta da Lorenzo Tognon, non ci sarà più. Tognon resterà comunque direttore della funzione ospedaliera per il distretto di Feltre, così come Raffaele Zanella per quello di Belluno. “Saltano” invece il direttore amministrativo Usl 2, Paolo Pavan, e quello dei servizi sociali, Mario Modolo.
Cosa non cambia. Come si diceva, rimarrà invariata l’organizzazione aziendale degli ospedali. Le strutture resteranno Belluno (Hub), Agordo e Pieve di Cadore (nodi di rete), Codivilla Putti, Feltre (punto di riferimento extraregionale in forza dell’accordo tra Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento), Lamon (monospecialistico riabilitativo). L’azienda si articolerà in due distretti, Belluno e Feltre, che “coprono” gli stessi Comuni che erano compresi in Usl 1 e Usl 2. E, sempre per i due distretti e per i dipartimenti di prevenzione, restano gli attuali riferimenti che erano previsti per le due Usl (per esempio, per cambio medico, vaccinazioni, esenzioni, patenti, veterinari, richiesta cartelle cliniche). «Il bacino dell’Usl 1 Dolomiti sarà di quasi 207 mila assistiti, più circa 10 mila del Primiero. I dipendenti saranno 3.505, di cui 477 medici», ha aggiunto Rasi. «Il codice fiscale dell’azienda non cambia, così come la sede legale (via Feltre 57, a Belluno). Le modalità per disdire le visite prenotate non subiscono variazioni. Gli ospedali rimarranno quelli a cui il cittadino era abituato a riferirsi», aggiunge Rasi, «e chi si rivolgeva a una determinata struttura potrà continuare a farlo, sapendo per di più che avrà ulteriori vantaggi e opportunità».
Al momento rimarranno attivi sia il sito www.ulssbelluno.it che www.ulssfeltre.veneto.it, su cui saranno presenti una pagina velo e dei banner che informano dell’unificazione.
Prossimi passi e Azienda zero. «Sul fronte dell’assetto amministrativo e organizzativo», ha continuato Rasi, «la Regione, nel 2017, darà la linee guida a cui dovranno rifarsi gli atti aziendali, con la ridefinizione di tutta la parte non sanitaria. E quindi anche per i dipartimenti di prevenzione, malattie mentali e dipendenze». Dall’unificazione, secondo Rasi, si otterranno buone economie e migliori tempi nelle risposte amministrative già dai primi mesi del prossimo anno. «Il personale amministrativo, sotto dotazione rispetto agli incarichi potenziali di lavoro per il blocco del turn-over, con l’Usl 1 Dolomiti non potrà che trarre vantaggi», chiosa. «Per quanto riguarda l’Azienda zero, che avrà ubicazione a Padova, penso che l’eventualità di un passaggio in essa di dipendenti di quelle che erano Usl 1 e Usl 2 sia residuale. Non “drenerà” quindi un numero significativo di persone»
Il Corriere delle Alpi – 30 dicembre 2016