“Definiamo sconcertanti le dichiarazioni del Direttore Generale Francesco Benazzi sulla Radiologia dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana: «più comodo andare nel privato per non avere problemi» e «la fuga dei primari è perché li mettiamo sotto a lavorare chi non ha coraggio ed etica se ne va»”. La dura condanna delle esternazioni del Dg, fatte nel corso del consiglio comunale di Vittorio Veneto, sono contenute in una nota dell’Intersindacale della dirigenza, medica, veterinaria e sanitaria del Veneto. Le organizzazioni sindacali firmatarie confutano la versione di Benazzi e annunciano l’invio di una segnalazione congiunta sulla vicenda al Presidente della Regione Luca Zaia e all’Ordine dei medici di Treviso .
Il comunicato dell’Intersindacale regionale sulle dichiarazioni del direttore generale dell’Ulss 2
Le Sottoscritte Organizzazioni Sindacali della Dirigenza Sanitaria del Veneto sono sconcertate dalle recenti dichiarazioni a mezzo stampa da parte del Direttore Generale Francesco Benazzi su attività e dimissioni di un Direttore di Unità di Radiologia dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana.
Un reparto nato dalla fusione di 2 reparti in precedenza indipendenti, entrambi con dotazione tecnologica completa (2 Risonanze Magnetiche e 3 TAC, 6 Ecografi, 3 Mammografi e 7 Diagnostiche Radiologiche). Dalle informazioni in nostro possesso, in un organico che prevede tra le due sedi oltre 20 medici, nell’ultimo anno la carenza di medici è stata di 6 unità rispetto all’organico previsto, quindi oltre il 25% in meno (con picchi di 8 unità in periodi prolungati di malattia) con le 2 sedi da coprire e una guardia attiva sulle 24 ore da gestire. La guardia attiva notturna e festiva, fisicamente situata a Conegliano, gestisce anche in teleradiologia gli esami senza mezzi di contrasto per Vittorio Veneto e nell’ultimo anno anche di Montebelluna, per un totale di 3 Ospedali, con quindi un carico di refertazione sistematicamente continuo.
Tutti i medici descritti in pratica dal Direttore Generale come responsabili della liste di attesa, hanno numerosi giorni di ferie arretrate: il Primario ha 138 giorni e molti medici hanno fere arretrate tra i due e tre mesi complessivi; a parte pochi con problemi di salute, tutti hanno esubero orario anche abbondante e qualcuno di diverse centinaia di ore. Tutti i medici hanno sempre aderito ai progetti di abbattimento liste quando l’Azienda lo ha richiesto. Visto che è stato affermato che questi medici non hanno voglia di lavorare, loro stessi ci comunicano che sono state richieste direttamente dal reparto delle ore di straordinario per abbattere le liste d’attesa.
Nel periodo Covid, questa Radiologia ha fornito 3 medici, compreso il Primario, nei reparti Covid coprendo turni diurni, notturni e di week end in medicina Covid a Vittorio Veneto. Il Primario stesso, che è specialista anche in cardiologia oltre che in radiologia, ha coperto notti e festivi gestendo da solo 2 piani interi di Covid.
Le dichiarazioni del Direttore Generale Benazzi «più comodo andare nel privato per non avere problemi» e «la fuga dei primari è perché li mettiamo sotto a lavorare chi non ha coraggio ed etica se ne va», rispetto alla realtà che ci è stata descritta, si commentano da sole ed i migliori giudici saranno i cittadini.
Per quanto ci riguarda, faremo una segnalazione collegiale all’Ordine dei Medici di Treviso dove è iscritto il Dott. Benazzi per far valutare comunque il suo comportamento pubblico nei confronti di un collega dall’alto della sua posizione funzionale e con un ufficio stampa a disposizione: in pratica il dipendente è stato processato e condannato senza possibilità di replica, non è stato fatto direttamente il nome ma in realtà è perfettamente identificabile.
I medici dipendenti peraltro sono tenuti al silenzio dal codice comportamentale vigente, non è possibile per un dipendente fare dichiarazioni pubbliche che possano dare una immagine negativa dell’Azienda per cui lavorano, pena sanzioni fino al licenziamento.
Un Direttore Generale ha adeguati mezzi disciplinari da utilizzare per i dipendenti se del caso, ma non deve esporli al ludibrio pubblico fino alla conclusione del procedimento da cui deriva una relativa sanzione scritta e motivata ed il dipendente ha diritto alla difesa nelle sedi adeguate per il relativo contraddittorio. Questa è la normativa in un paese civile in tali circostanze.
Tutte le OO.SS. in calce hanno firmato una relativa segnalazione al Presidente Zaia per il comportamento pubblico del suo Direttore Generale di fiducia nei confronti dei suoi dipendenti perché è lui che l’ha nominato. Vedremo se è d’accordo con il Dott. Benazzi su questo stile direzionale.
Per quanto ci riguarda, in qualità di rappresentanti dei colleghi, consideriamo importante condividere da subito con i cittadini una diversa versione sui fatti contestati che reputiamo attendibile.
È possibile che questo episodio sia discusso in seguito in aule giudiziarie, ma nell’immediato tutti abbiamo ritenuto fondamentale condividere pubblicamente queste considerazioni per ricondurre nelle sedi deputate le problematiche sulla gestione della sanità pubblica alla cui soluzione tutti lavoriamo, indistintamente e da una vita, nell’interesse dei pazienti.
Le Segreterie Regionali del Veneto delle OO.SS. firmatarie
AAROI-EMAC
ANAAO ASSOMED
ANPO ASCOTI
CISL MEDICI
FASSID
FEDERAZIONE CIMO-FESMED
FP CGIL MEDICI
FVM
UIL FPL MEDICI
1 dicembre 2023