Fermi tutti, manca il tecnico. E il consiglio regionale, impegnato nella discussione sulla riforma della sanità, è costretto ad interrompersi. Ci si rivede oggi e speriamo in maggior fortuna. Accade anche questo, nell’estenuante confronto a Palazzo Ferro Fini sull’Azienda Zero. Giunti ormai alla tredicesima seduta e dopo aver approvato i primi tre articoli della legge fortemente voluta dal governatore Luca Zaia, i consiglieri hanno affrontato ieri l’articolo 4 (Poteri del direttore generale), riuscendo a chiuderlo, e l’articolo 5 (Collegio di revisione), arrivando fino all’ultimo comma. Proprio qui, però, si sono dovuti arrestare. Davanti alla possibilità per la futura Azienda Zero di rivolgersi ad una società di revisione esterna, infatti, i consiglieri di minoranza hanno sollevato alcune questioni di legittimità, chiedendo che queste venissero confutate in aula da qualche tecnico dell’assessorato alla Sanità, se non proprio il segretario Domenico Mantoan, perlomeno un suo sottoposto.
Si interrompe la seduta, scatta la caccia al tecnico. Ma il tecnico non si trova. La minoranza non molla e anche la maggioranza inizia ad innervosirsi: «Ma come, noi siamo inchiodati qui da settimane e i dirigenti che dovrebbero aiutarci non si fanno trovare?». Al presidente Roberto Ciambetti non è rimasto che sospendere i lavori e rinviare ad oggi la seduta: «Avremo dovuto chiudere comunque in anticipo per consentire i lavori della Summer school della sanità» getta acqua sul fuoco Ciambetti.
Ma il capogruppo della Lega Nicola Finco è assai meno accomodante («L’Azienda Zero è la parte più tecnica della legge, non possiamo restare senza supporto adeguato durante i lavori in aula») e quello dei Cinque Stelle Simone Scarabel attacca: «È inaudito che personale ampiamente pagato non si faccia mai vedere».
Intanto il Pd annuncia per oggi e domani presidi davanti agli ospedali di tutti i capoluoghi contro la riforma: «Spiegheremo le ragioni del nostro ostruzionismo – dicono i dem – la riforma di Zaia è un salto nel buio». (ma .bo.- Corriere del Veneto)
Scarabel (M5S): “Dirigenti della Giunta non sono venuti in aula a rispondere alle questioni tecniche”
“Oggi abbiamo dovuto sospendere anticipatamente la seduta del Consiglio in quanto ci siamo fermati su un punto tecnico dell’Azienda Zero, della riforma della sanità: servivano chiarimenti ma mancavano i tecnici e i dirigenti della Giunta, personale ampiamente pagato che non si è mai fatto vedere in aula durante la discussione di questa legge. È una cosa inaudita”. La denuncia è del capogruppo Cinque Stelle Simone Scarabel. Che prosegue: “Non è mai successo che in Consiglio si voti una legge senza che il dirigente preposto sia presente in aula a dare quei suggerimenti tecnici che è normale che emergano durante la discussione. Perfino il vicepresidente del Consiglio Regionale e il capogruppo della maggioranza hanno dovuto ammettere questa gravissima situazione e hanno chiamato alla responsabilità i tecnici e i dirigenti della Regione Veneto”. Conclude il consigliere: “La smettano di dire che l’opposizione fa ostruzionismo perché grazie ai nostri suggerimenti stiamo salvando questa proposta di legge. Se la proposta fosse stata votata così com’è arrivata in aula sarebbe sicuramente stata impugnata dallo Stato e avrebbe messo in difficoltà la Giunta e la Regione stessa”.
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28 luglio 2016