Il piatto forte del nuovo decreto “omnibus” resta comunque il dopo-Expo. Si pongono le condizioni per creare nell’area espositiva un grande polo tecnologico che andrà dalla genomica alla gestione dei big data. Il primo passo è l’ingresso dello Stato in Arexpo, la società proprietaria dei terreni. L’iniezione iniziale di risorse ammonterà a 80 milioni.
Al momento si parla di un generico decreto con una frase che fa riferimento alla «valorizzazione» del dopo-Expo e allo «stanziamento» di 80 milioni circa. I dettagli verranno specificati con un provvedimento che probabilmente verrà redatto all’inizio del 2016. È?ragionevole pensare tuttavia che le risorse verranno impiegate in parte per l’acquisizione di quote di Arexpo e in parte per permettere alla società di saldare i conti in sospeso (con Expo e con le banche).
Nel «decreto città» che approda oggi al consiglio dei ministri entrano anche misure sullo sblocca cantieri, per l’emergenza abitativa e per il servizio civile. E si studia anche un nuovo rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. A emergere è dunque sempre di più un decreto “omnibus” per il quale ieri sera si cercava ancora di definire la dote complessiva, comunque ampiamente superiore a 500 milioni. Confermate le misure sul dopo Expo, Giubileo, Terra dei fuochi e Bagnoli, tra le novità c’è una norma per salvare oltre 30 cantieri con finanziamenti a rischio revoca.
Tra le opere interessate figurano il nuovo tunnel del Brennero, l’asse autostradale Trieste-Venezia, il corridoio ferroviario adriatica da Bologna a Lecce e anche la tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C della metro di Roma, il completamento della linea 1 metro di Napoli, la tranvia di Firenze e un adeguamento della Salerno-Reggio Calabria. In particolare si interviene sul decreto sblocca-cantieri 133 del 2014 prevedendo che le condizioni di canteriabilità si realizzano quando gli adempimenti indicati dai decreti delle Infrastrutture vengono completati entro il 31 dicembre dell’anno in cui le risorse sono effettivamente disponibili.
Due gli interventi sul sociale: 50 milioni per finanziare il servizio civile e soprattutto la possibilità per le amministrazioni di fronteggiare l’emergenza abitativa recuperando immobili che risultano invenduti alle aste giudiziarie.
Nel menù del decreto, che comunque potrebbe essere approvato “salvo intese”, così da poter essere definito nei dettagli e coperture nei prossimi giorni, sembrerebbero trovare posto misure ad hoc sulle dichiarazioni degli stati di emergenza e un finanziamento ad hoc per l’emergenza che si è venuta a creare nelle settimane scorse sulla dorsale ionica della Calabria.
Sempre in direzione Mezzogiorno potrebbero arrivare 50 milioni per il risanamento dell’area di Bagnoli per avviare i primi interventi dopo la nomina del commissario Salvo Nastasi.
Un colpo di acceleratore potrebbe arrivare anche per le bonifiche delle aree inquinate nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. Risorse permettendo, si starebbe pensando anche a un nuovo rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Fondi che, a quanto si apprende, dovrebbero servire per chiudere le pendenze di quest’anno.
Lo stanziamento per il Giubileo di Roma dovrebbe essere di almeno 150 milioni: con il ripescaggio di misure già inserite nella legge di stabilità all’esame del Senato come quelle sul personale e gli straordinari, si guarda soprattutto al comparto del trasporto pubblico locale (si veda l’articolo sotto).
Marco Mobili e Sara Monaci – Il Sole 24 Ore – 13 novembre 2015