Sbarca oggi in Conferenza Stato-Regioni il Dm 71 con i nuovi standard dell’assistenza territoriale. Le Regioni sono intenzionate ad esprimere l’intesa ma ad alcune condizioni tra cui anche la riforma della medicina generale e l’adozione di un successivo provvedimento la definizione degli standard e dei modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile. LA NUOVA BOZZA – LE RICHIESTE DELLE REGIONI
Ci siamo, è previsto per oggi in Conferenza Stato-Regioni l’esame del Dm 71, di cui siamo in grado di pubblicare una nuova bozza (con piccole modifiche che però non mutano il disegno complessivo), che definisce i nuovi standard per l’assistenza territoriale in coerenza con quanto stabilito dal Pnrr. Le Regioni sembrano orientate a dare il loro via libera ma ad alcune condizioni.
Ecco quali:
1. assicurare che gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto, verranno attuati con progressività, in relazione anche alla disponibilità delle risorse con l’obiettivo di renderli operativi ed a regime a partire dall’anno 2026;
2. la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi di cui al presente decreto, sarà sostenuta attraverso: a) un’adeguata implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) un’adeguata copertura finanziaria;
3. garantire che la determinazione e la ripartizione delle risorse necessarie per finanziare gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto sarà effettuata da uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
5. integrare attraverso l’adozione di un successivo provvedimento la definizione degli standard e dei modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile.
L.F.
16 marzo 2022
QS