I dirigenti sanitari non devono comunicare i dati patrimoniali. Così si è pronunciata l’Autorità Nazionale Anticorruzione, pur auspicando per il futuro l’estensione dell’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge, mettendo fine per medici e dirigenti sanitari all’ennesimo adempimento inutile. Da mesi, infatti, molte Aziende sanitarie stanno inseguendo dirigenti medici e sanitari ancorché privi di responsabilità gestionali richiedendo i loro dati patrimoniali, e quelli dei loro familiari. La delibera dell’Anac (n.1338 del 14 dicembre 2016), ora pubblicata, esclude la dirigenza sanitaria dall’obbligo della dichiarazione patrimoniale. L’Anac ha precisato che l’obbligo non sussiste per la dirigenza sanitaria nemmeno per i Direttori Generali in quanto la norma non riguarda la dirigenza sanitaria ma la dirigenza amministrativa, inoltre precisa che la dirigenza sanitaria in questione sarebbe stata quella con precisi incarichi gestionali. La delibera dell’Anac
“Va, quindi, segnalato che, mentre per i dirigenti amministrativi la disciplina di trasparenza è ora prevista dall’art.14 del decreto trasparenza sussistendo per questi l’obbligo di pubblicare anche le dichiarazioni concernenti la situazione patrimoniale nei termini previsti dalla legge 441/1982, per la dirigenza sanitaria (e cioè per gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo, nonché per gli incarichi di responsabile di dipartimento e di strutture semplici e complesse), l’art 15 ha in fatto introdotto (per le due categorie di dirigenti in questione) un differente regime di trasparenza. La norma infatti non prevede per i dirigenti sanitari l’obbligo di fornire i dati riguardanti la situazione patrimoniale”. Si legge nella nota.
L’ANAC conclude auspicando che Governo e Parlamento per il futuro l’estendano l’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge. Del tutto assurda è invece la richiesta ai dirigenti medici e sanitari privi di incarichi gestionali. Nel frattempo devono cessare le richieste improprie che costituiscono, di fatto, spreco di risorse per adempimenti non dovuti.
17 febbraio 2017