La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, ha approvato ieri il nuovo testo del Programma d’Azione che disciplina l’uso degli effluenti di allevamento, dei digestati, delle acque reflue e dei fertilizzanti azotati nelle zone designate come vulnerabili ai nitrati, ai sensi dell’omonima direttiva europea, e a seguito della recente pubblicazione del “decreto ministeriale effluenti” approvato il 25 febbraio scorso.
La direttiva europea ha stabilito che che gli Stati membri individuino ambiti territoriali più fragili sotto il profilo delle acque superficiali e profonde (vulnerabili ai nitrati), al cui interno va applicata una regolamentazione particolarmente rigorosa, appunto i “Programmi d’Azione”. Tali programmi vanno riesaminati periodicamente, per adeguare le misure di salvaguardia alle condizioni dello stato dell’ambiente che risultassero modificate sulla base dei monitoraggi sulle diverse componenti ambientali.
“Dopo un percorso interdisciplinare di analisi e revisione normativa durato quasi un anno – sottolinea Pan – decorrono da oggi i 60 giorni di consultazione pubblica previsti dal procedimento di Valutazione Ambientale Strategica – VAS – che coinvolge il partenariato regionale e i singoli cittadini. Questa fase è propedeutica alla raccolta di tutte le osservazioni ambientali provenienti dal territorio, che saranno valutate dai tecnici regionali preposti”.
“Lo sforzo di riordino e di integrazione normativa apportato dal Programma di Azione è stato significativo – dice Pan – e la formulazione di un testo unico, coordinato, semplificato e integrato con le disposizioni vigenti, renderà possibile una gestione agronomica chiara e ponderata degli effluenti e dei materiali assimilati, applicando un distinguo sulle regole da applicare nelle zone vulnerabili e sul resto del territorio regionale”.
Secondo i rilievi effettuati dall’Arpav, le matrici aria, acqua e suolo del Veneto presentano degli indicatori in diminuzione per quanto riguarda la presenza di nitrati.
27 luglio 2016