Non usa mezzi termini, il procuratore capo di Verona Mario Giulio Schinaia nell’annunciare che, dopo la denuncia-choc con cui a Striscia la Notizia «sono stati incontestabilmente smascherati in tv, davanti a milioni di telespettatori, diversi casi di assenteismo tra i dipendenti della sede Uls 20 in via Valverde», si è «immediatamente proceduto ad aprire un fascicolo d’inchiesta». Queste le dichiarazioni del procuratore della Repubblica al Corriere del Veneto di oggi. «Mai come stavolta, a dare la definizione migliore è il codice penale: ci troviamo di fronte a una truffa in piena regola. E questo è un reato consumato non solo ai danni dello Stato, ma ai danni di ciascuno di noi, dell’intera cittadinanza».
dal Corriere Veneto:
In posta, al bar, al supermercato piuttosto che in sartoria: ovunque, tranne che negli uffici dell’Uss 20 di Verona per cui lavorano e al cui interno avevano appena timbrato il cartellino salvo poi «guadagnare » immediatamente l’uscita. «Mai come stavolta, a dare la definizione migliore è il codice penale: ci troviamo di fronte a una truffa in piena regola. E questo è un reato consumato non solo ai danni dello Stato, ma ai danni di ciascuno di noi, dell’intera cittadinanza».
Non usa mezzi termini, il procuratore capo di Verona Mario Giulio Schinaia nell’annunciare che, dopo la denuncia- choc con cui a Striscia la Notizia «sono stati incontestabilmente smascherati in tv, davanti a milioni di telespettatori, diversi casi di assenteismo tra i dipendenti della sede Uls 20 in via Valverde», si è «immediatamente proceduto ad aprire un fascicolo d’inchiesta ».
Un’indagine «di cui, viste l’estrema delicatezza e rilevanza pubblica, intendo occuparmi in prima persona», spiega Schinaia, aggiungendo che «al momento, il reato ipotizzato risulta proprio quello di truffa aggravata ai danni dello Stato ». Al secondo piano dell’ex Mastino, inoltre, è giunta anche la segnalazione del direttore generale dell’Usl 20, Giuseppina Bonavina: già intervistata dallo stesso inviato del tg satirico di Canale 5, Valerio Staffelli (al cui microfono ha bollato la condotta dei dipendenti «furbetti» come «delinquenza »), lo stesso dg scaligero ha fatto sapere che «il filmato contiene comportamenti gravissimi e agiremo nelle sedi opportune». Sono nove i presunti casi di assenteismo ripresi dalle telecamere: «Ma la nostra intenzione – avverte Schinaia – è individuare la reale ed effettiva estensione del fenomeno. Oltre alla probabile acquisizione del filmato, svolgeremo ulteriori indagini per andare fino in fondo nel tentativo di dare un nome a tutti i responsabili ». Un caso talmente odioso da aver innescato anche la decisa reazione del presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo cui «pur restando doverosa la verifica fino in fondo delle responsabilità, chiunque risulterà responsabile sarà punito sonoramente sulla pubblica via».
All’orizzonte, si profila un vero e proprio pugno di ferro: «Di certo – ha rincarato il governatore – non ce la metteremo via, ma andremo giù a mani pari, perché questa è l’occasione, servita su un piatto d’argento, per fare chiarezza», a tutela di quella che Zaia ha definito «una foresta silenziosa». E il motivo è presto detto: «Dietro a questi eventuali responsabili – a parere del governatore veneto – c’è la maggioranza dei nostri lavoratori, estremamente corretti e ligi al senso del dovere. Noi abbiamo due obblighi: difendere i soldi dei contribuenti e difendere i lavoratori che fanno al meglio il loro compito. Sarò antipatico, manon ho certo ricevuto il mandato in Regione per legittimare comportamenti come questo». Intanto, ieri, molti cittadini hanno telefonato all’Usl chiedendo di intervenire per arginare la situazione e impedire che si ripetano episodi come quelli documentati da Striscia.
Corriere del Veneto – 18 aprile 2012