L’organizzazione dei dipartimenti di prevenzione e dei servizi veterinari è al centro della risoluzione depositata oggi dall’onorevole Rodolfo Viola in Commissione Affari Sociali. La risoluzione impegna il Governo, per mezzo del Ministro della Salute, a promuovere iniziative, anche normative, come la definizione di linee guida in sede di conferenza Stato-Regioni, da applicare su tutto il territorio nazionale, per assicurare gli assetti organizzativi dei dipartimenti di prevenzione, come attualmente definiti dalla norma quadro nazionale dimostratisi efficaci in quasi 20 anni di esperienza applicativa. Il deputato ha ricordato che i servizi veterinari del Ssn rappresentano da sempre un presidio fondamentale nella prevenzione del rischio delle malattie trasmissibili all’uomo dagli animali
Direttamente o attraverso il consumo di alimenti di origine animale. Viola ha evidenziato il ruolo strategico della veterinaria pubblica che ha permesso al nostro Paese di affrontare con successo le ricorrenti crisi legate ad eventi quali l’Influenza Aviare, la BSE, la Blue Tongue, la rabbia, la West Nile Disease e, in anni più lontani, l’afta e altre epidemie che tanto hanno preoccupato l’opinione pubblica, ma soprattutto ha garantito nel tempo un efficace (e spesso silenzioso) sistema di controllo sulla intera filiera degli alimenti di origine animale, dal campo al piatto del consumatore, a tutela della salute pubblica.
Il parlamentare ha inoltre evidenziato come I dipartimenti di prevenzione della maggior parte delle Asl del nostro Paese, siano strutturati, con il livello minimo organizzativo previsto dall’ articolo 7 quater della 229/99 e dall’articolo. 7 quater del Dlgs 502/92 per i quali sono stati previsti i tre servizi medici e i tre servizi veterinari dotati di autonomia sia tecnico-funzionale sia organizzativa.
«Ora si stanno moltiplicando segnalazioni da molte Regioni (Liguria, Umbria, Sardegna e Veneto) – ha affermato Viola – circa un ridimensionamento del ruolo dei Servizi veterinari all’interno della Sanità Pubblica attraverso accorpamenti dei servizi del dipartimento di prevenzione, e in particolare dei Servizi Veterinari, molto spesso con perdita di autonomia funzionale e di ruolo»
«Questi servizi – continua il parlamentare Veneto- fanno infatti riferimento a specifiche discipline, cui deve accedersi mediante pubblico concorso, previo possesso di specifici e infungibili diplomi di specializzazione post-laurea, fatte salve le equipollenze dei titoli di studio e dei servizi prestati, utili ai fini del solo accesso e che il personale dirigente di tali servizi è dunque infungibile al pari delle altre specialità mediche”
Insomma il rischio è un impoverimento del sistema di servizio attuale con una riduzione ella sicurezza della salute dei cittadini.
«Con questa risoluzione – ha concluso Viola- impegniamo il Governo tramite il Ministro della Salute a promuovere iniziative, anche normative, come la definizione di linee guida in sede di conferenza Stato-Regioni, da applicare su tutto il territorio nazionale, per assicurare gli assetti organizzativi dei dipartimenti di prevenzione, come attualmente definiti dalla norma quadro nazionale dimostratisi efficaci in quasi 20 anni di esperienza applicativa. Ci auguriamo che così si evitino interpretazioni pericolose per l’efficacia del sistema, una sua corretta e omogenea applicazione in tutto il territorio nazionale e soprattutto il mantenimento di alti livelli di sicurezza a tutela della salute dei cittadini».
23 febbraio 2012