Dopo la diffusione della notizia del riscontro di percentuale di diossina superiore ai limiti consentiti dalla normativa comunitaria in materia su due capi di bestiami allevati nella Piana di Venafro, i casi di positività alla sostanza nociva diventano tre.
Ma dal servizio veterinario dell’Azienda sanitaria regionale rassicurano: non vi sarebbe alcuna emergenza per la salute pubblica. Vengono resi noti i primi risultati delle analisi effettuate nell’ambito dei controlli previsti dal Piano Straordinario Diossina Venafro, varato proprio per monitorare in maniera più accurata gli animali allevati nelle aziende agricole della zona, nonché gli alimenti derivati, all’indomani della scoperta del primo caso sospetto, rilevato nell’ottobre del 2010 nel corso delle analisi campione eseguite in base al tradizionale Piano nazionale Residui. Su sollecitazione delle associazioni del territorio, come quella delle Mamme per la Salute, di alcuni organi istituzionali e di diversi esponenti politici, il Piano d’emergenza è stato reso esecutivo e l’Istituto Zooprofilattico di Isernia, in collaborazione con quello di Teramo, ha compiuto verifiche a tappeto. Ed ecco che nella carne di un capo di bestiame ci sarebbe ancora diossina superiore alla soglia consentita dalla legge. Seppur di poco. Pertanto l’Asrem, unitamente al Servizio Ambiente della Regione e all’Arpa, ha avviato ulteriori controlli nell’intento di risalire all’origine del problema e di trovare eventuali collegamenti tra quest’ultimo caso e i precedenti. Tuttavia, come affermato dal responsabile Asrem Maurizio Muzio ai microfoni di Tvi Molise, non vi sarebbe alcun rischio di contaminazione per la catena alimentare. Nei campioni di latte non vi sarebbe traccia della pericolosa sostanza nociva. «Gli alimenti sul mercato a disposizione dei consumatori – ha detto Muzio – sono sicuri».
23 settembre 2011 – ilnuovomolise.it