Il ministero della Salute ha proragato per altri 12 mesi i divieti di vendita e consumo alimentare dele anguille provenienti dal lago di Garda introdotti nel 2011. La proroga (Gazzetta Ufficiale n.147 del 27 giugno 2014) si basa sulla relazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Caporale di Teramo, laboratorio nazionale di riferimento per le diossine e i PCB in mangimi e alimenti destinati al consumo umano, condivisa dal Covepi, con cui si evidenzia la necessita’ di mantenere in vigore le misure di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda, previste dall’ordinanza ministeriale del 17 maggio 2011.
Sulla proroga sono state sentite le regioni interessate: Lombardia e Veneto e la provincia autonoma di Trento. Nel 2011 la valutazione del rischio evidenziava che i livelli di contaminazione riscontrati nelle anguille e l’elevata proporzione di anguille contaminate non consentono di garantire la compatibilita’ del consumo umano di queste specie ittiche, rendendo necessaria la proibizione della vendita e del consumo di anguille pescate nell’intero bacino del lago di Garda, come misura di salvaguardia per la salute pubblica.
Pertanto il Ministero della Salute ha disposto che il termine di validita’ dell’ordinanza del Ministro della salute 17 maggio 2011 (gia’ prorogato dall’ordinanza del 18 maggio 2012 e dall’ordinanza del 7 giugno 2013) sia ulteriormente prorogato di dodici mesi.
30 giugno 2014