Verifiche Nas 27 tipi latte, Regioni monitorano siti dispersione
ROMA – In Italia “attualmente non risulta alcuna positività” legata all’emergenza diossina su alcuni mangimi e prodotti alimentari Made in Germany. Lo ha detto il ministro alla Salute Ferruccio Fazio, nel presentare il piano dei controlli, messo a punto in un incontro col comandante dei Carabinieri del Nas Cosimo Piccinno, e le Regioni, e apprezzato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori. Mentre il ministro dell’Agricoltura tedesco, Ilse Aigner, annuncerà domani controlli più rigidi sui prodotti alimentari e sui mangimi animali. Sulle derrate alimentari tedesche, sembra che siano 180 i maiali contaminati già venduti e consumati, i Nas, ha annunciato Fazio, “hanno avviato controlli sul latte in polvere e sono già stati ‘attenzionati’ 27 tipi di latte. Altri controlli saranno avviati sui prodotti alimentari derivati dalle uova e sui suini vivi”. Controlli rigorosi ma che, tuttavia, non devono destare l’allarme dei consumatori, ha ribadito Fazio, nel sottolineare che “in Italia abbiamo un sistema di controllo tra i più rigorosi al mondo, e quando si parla di contaminazione da diossina l’unità di misura è in picogrammi: occorrerebbe mangiare centinaia di kg di cibo contaminato la settimana per avere problemi di salute per diossina”.
Buone notizie inoltre anche sul fronte trasparenza in etichetta: “Ho avuto assicurazione che martedì 18, dopo l’assegnazione della sede legislativa da parte dell’aula della Camera dei deputati, il disegno di legge sull’etichettatura sarà esaminato e approvato in Commissione agricoltura”. Mentre per quando riguarda l’impatto ambientale “alle Regioni – ha annunciato il ministro – abbiamo chiesto, su sollecitazione del Parlamento, di fare un monitoraggio sui siti di interesse nazionale che possono essere fonte di dispersione della diossina nell’aria e nell’ambiente”. Un monitoraggio che torna utile già oggi dopo la segnalazione di alte concentrazioni di diossina e Pcb nelle ostriche e cozze prelevati nel Tarantino. Sui pericoli della diossina a tavola e nell’alimentazione animale, ha affermato Fazio, i controlli saranno di due tipi: quelli degli uffici Uvac (veterinari) che si raccorderanno con le Asl e le Regioni e che saranno principalmente basati sulla provenienza delle derrate, con costo a carico del Ssn e del ministero delle Politiche agricole. Sui prodotti della Bassa Sassonia e della Germania in generale, i controlli saranno a campione. Nei casi di positività, scatteranno controlli sistematici sulle cinque partite successive che saranno a carico delle aziende. Sui mangimi, il Programma nazionale di campionamento verrà implementato di 100 controlli a campione su oli, grassi e mangimi, oltre ai 200 già previsti.
Il piano è in due step per quanto invece riguarda il capitolo ‘autocontrollo’, con la previsione di “fare una legge – ha precisato Fazio – che renda obbligatoria la comunicazione da parte dei laboratori che effettuano i controlli al Ministero nei casi di non conformità”. Oltre a un decreto ministeriale per l’input in un sistema informatizzato dei dati di autocontrollo che sia visibile alle Asl, alle Regioni, e al ministero della Salute. “Pensiamo quindi all’inserimento di un registro di tutte le azienda coinvolte – ha detto Fazio – in un sistema informatizzato che di fatto già esiste”. Infine, ha aggiunto, sui processi di produzione olearia “abbiamo richiesto alla Comunità europea un provvedimento per l’obbligo di separazione della produzione degli oli di carattere alimentare da quelli industriali”
Ansa – 13 gennaio 2011