Dietrofront della Lega sui ticket sanitari inseriti nella manovra. Il Senatur, Umberto Bossi, ha scelto ieri sera una festa del Carroccio in Brianza per dichiarare guerra al ticket sulla sanità.
«Non lo vogliamo», dice chiaramente il leader leghista e ministro delle Riforme. E per recuperare quei soldi per le casse dello Stato, propone invece una tassa sul tabacco, e, nonostante sia un fumatore incallito di sigari Garibaldi, si dice pronto al sacrificio. «Di fronte alla sanità, sono disposto a pagare di più un vizio».
Attacco a Napolitano su Libia e ministeri
Fondi anche dalla fine della guerra in Libia: voluta, dice, da Napolitano Altri fondi arriveranno dalla fine del conflitto libico. «A settembre – spiega – cessa la guerra in Libia, che è costata un miliardo». D’altronde, «Berlusconi non voleva la guerra, è il presidente della Repubblica che l’ha voluta, per non fare nomi…». La frecciata è per Giorgio Napolitano e non è la sola. Il capo dello Stato ha mostrato preoccupazione per le sedi decentrate dei Ministeri a Villa Reale, mentre il Senatur non si mostra per nulla preoccupato delle sue critiche e ribadisce che sui ministeri si va avanti.
Zaia (Lega): no ai ticket per finanziare il ponte sullo stretto di Messina
«No al ticket nella sanità per contribuire a pagare il ponte sullo stretto di Messina», ha rincarato Luca Zaia, Governatore del Veneto, aggiungendo di aver scoperto «qualcosa di peggio». Per Zaia «il ticket prima era previsto in misura di una quota di mancato trasferimento dallo Stato, che per il Veneto era di 64 milioni. Poi quando ci si é accorti che da parte di alcune Regioni del Sud non c’era modo di introitare il ticket perché avevano troppi esenti, al Veneto sono stati chiesti 100 milioni. E noi, ovviamente, abbiamo detto subito di no».
Errani: i ticket sono un errore grave
I ticket per la sanità previsti dalla manovra economica «sono un errore grave» e «anche nel Governo comincia a maturare la consapevolezza» di questo sbaglio, ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, sottolineando che «finalmente l’iniziativa delle Regioni comincia farsi strada». Ha sottolineato che nei prossimi giorni occorre essere conseguenti e trovare una copertura che superi i ticket. «È questo che le Regioni chiedono fin dall’inizio e su questo sono impegnate con determinazione».
Marino (Pd): il ddl con la tassa sul fumo giace in Parlamento
Il senatore Ignazio Marino del Pd ha ricordato che un disegno di legge che introduce la tassa sul fumo giace in Parlamento: «La prossima settimana al Senato, si impegnino per accelerare l’iter di approvazione del disegno di legge sul fumo, presentato da me e dal senatore Pdl, Antonio Tommasini, inspiegabilmente fermo da oltre un anno in commissione Bilancio. Il testo contiene anche la tassa sul tabacco proposta da Umberto Bossi. Sarebbe un buon modo per passare dalla politica degli annunci alla politica dei fatti, vedremo se ne avranno il coraggio».
Fassina (Pd): la Lega tenta una retromarcia, ma il Governo è in ferie
Per Stefano Fassina, responsabile Economia e lavoro del Pd, «incomincia la retromarcia del governo Berlusconi-Bossi-Tremonti-Scilipoti su un altro pezzo della manovra di finanza pubblica. Ieri anche Bossi si è accorto che l’innalzamento dei ticket nella sanità è inaccettabile, come denunciato da Bersani alla Camera e come le regioni avevano indicato sin dall’inizio». Per Fassina «se Lega e Pdl avessero accolto l’emendamento, coperto, presentato dal Pd al Senato, milioni di cittadini avrebbero evitato un ulteriore colpo su condizioni economiche già molto difficile. Non possiamo andare avanti con un Governo ed una maggioranza che sbaglia e poi in affanno tenta di correre ai ripari. La situazione intorno a noi è troppo seria per continuare con il Governo delle retromarce e che di fronte a una situazione preoccupante, come quella che si sta vivendo con i mercati finanziari che ci mettono sotto pressione, se ne va in vacanza».
Codacons: via i ticket dalla manovra
Il Codacons «appoggia in pieno» la proposta lanciata dal leader della Lega Umberto Bossi di eliminare i ticket sulla sanità e sostituirli con un aumento delle tassazioni sul tabacco. «Solo la scorsa settimana abbiamo criticato duramente il Governo per non aver inserito in manovra alcun provvedimento sui prodotti da fumo – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi – Un aumento delle accise sulle sigarette, infatti, porterebbe enormi introiti allo Stato tassando un vizio come quello del fumo e non una necessità, come nel caso delle prestazioni sanitarie. Per tale motivo non solo condividiamo e appoggiamo in pieno la proposta di Bossi, ma ci apprestiamo a denunciare il ministro Tremonti che con le sue scelte economiche favorisce le multinazionali del tabacco, evitando di aumentare il prezzo delle sigarette a tutto vantaggio dei consumi e dei produttori».
31 luglio 2011