Interrogazione del deputato Pdl in Affari sociali. Chiede chiarimenti sul pensionamento e il reintegro in ruolo del personale dirigente sanitario. Le diverse normative hanno provocato confusione
“Oggi più che mai sono convinto che sia necessario giungere al più presto all’approvazione del provvedimento sul governo clinico, di cui sono relatore, e che all’articolo 8 risolve in modo definitivo la ormai ingarbugliata problematica del pensionamento e del reintegro in ruolo del personale dirigente sanitario”. Ad affermarlo è l’On. Domenico Di Virgilio, vice presidente del gruppo parlamentare PDL della Camera dei Deputati. “Lo scopo dell’interrogazione che ho posto oggi in commissione affari sociali al ministero della salute era quello di avere chiarimenti – prosegue Di Virgilio – al fine di evitare sperequazioni all’interno della dirigenza medica e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale così da evitare inutili ma notevoli contenziosi.” “Infatti le normative succedutesi negli ultimi anni su questa materia – evidenzia Di Virgilio – sono state oggetto di interpretazioni diverse provocando confusione e malumori nella dirigenza sanitaria.” “Il ministero della salute, nella sua risposta, ha ribadito che la legge 183/2010 detta nuove disposizioni su questa materia e suddivide il limite massimo di età dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn in due diverse fattispecie alternative, 1)al compimento del 65° anno di età e 2) al maturare del 40° anno di servizio effettivo, nel limite di 70 anni di età su richiesta dell’interessato. Tale normativa ha avuto sull’organizzazione delle aziende sanitarie un impatto notevole, visto la difficoltà ad applicarla in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.” “Va del resto anche detto – conclude Di Virgilio – che la riforma pensionistica del Governo Monti innalza l’età di accesso alla pensione anche per le categorie dei professionisti.”
AgenParl – 11 maggio 2012