Se non si trattasse di una questione maledettamente seria si potrebbe parlare di commedia dell’assurdo. Purtroppo però in gioco ci sono non solo i destini di 70 veterinari convenzionati, in attesa da anni del recepimento dell’accordo collettivo per la medicina specialistica, mille volte annunciato e mai approvato dalla giunta regionale, ma anche e soprattutto il ruolo della stessa veterinaria pubblica in Veneto. Le ultimissime notizie, di fonte regionale, danno ora la relativa delibera ritirata dall’esame della giunta e rimandata all’Avvocatura regionale. L’Acn per la veterinaria procede così a passo di gambero: ratificato dal tavolo con le parti sociali a giugno, approdato finalmente in giunta prima di Natale era stato rimandato.
Nuove consultazioni e si arriva un paio di mesi fa a una nuova delibera di attuazione dell’Acn. Ma la giunta regionale, di seduta in seduta, non si decide ad approvarla. Ora la notizia che il provvedimento sarebbe in stallo.
Ma non è finita. E al danno si aggiunge la beffa: il 22 marzo la Regione convoca per il 26 aprile, a Montecchio Precalcino, i comitati regionali per la medicina specialistica, la pediatria di libera scelta e la medicina generale. Con la delibera 321 del 6 marzo, dice la convocazione, «è stato completato il quadro degli atti regionali di indirizzo sulla medicina convenzionata e quindi è ora possibile convocare i comitati regionali».
Completato?? E i veterinari? «Il comportamento della Regione è a dir poco oltraggioso – afferma il segretario Fvm-Sivemp, Roberto Poggiani – evidentemente i veterinari sono considerati professionisti di serie B. Convinzione che siamo costretti a fare ogni giorno di più. Possiamo pure capire che il segretario generale alla sanità, come medico avverta maggiormente e comprensibilmente i problemi della sua categoria, ma il fatto di ignorare una parte importante e indispensabile della sanità pubblica come è la veterinaria è comunque gravissimo. Nessuna programmazione credibile in questo modo può essere fatta». Tra l’altro, aggiunge Poggiani, la Regione sembra voler ignorare i drammatici problemi dei servizi veterinari delle Asl, sottorganico ormai cronicamente, in cui il ruolo dei convenzionati peraltro è decisivo. Motivo in più per un suo riconoscimento. E comunque ci sembrerebbe più rispettoso che, anche in merito ad accelerazioni o rallentamenti in materia di recepimento dell’Acn fossimo coinvolti in prima persona».
Intanto il referente della convenzionata Fvm-Sivemp, Francesco Canalia, annuncia a breve la convocazione di una riunione di iscritti e simpatizzanti. «Occorre valutare insieme la strategie e i comportamenti da assumere» spiega.
a cura di C.Fo – 28 marzo 2012 – riproduzione riservata