È partita la lettera del ministero dell’Economia diretta alla Commissione europea per avvertire i vertici comunitari, come prassi, che l’Italia ha rinviato di un anno, nel Documento di Economia e Finanza appena varato dal Governo, il pareggio strutturale di bilancio dal 2015 al 2016.
La conferma arriva direttamente dal ministo Pier Carlo Padoan, che cita la lettera mentre illustra i contenuti del Def alle commissioni Bilancio di Camera e Senato: la notifica formale è in viaggio, spiega Padoan rispondendo ad una domanda del presidente Franscesco Boccia, perché la procedura «prevede che la Commissione venga sentita».
In arrivo interventi sulla fiscalità per famiglie e imprese
Ai senatori, Padoan ricorda che «L’anno in corso è l’anno di svolta. La crescita torna a essere positiva» anche se «é ancora fragile e quindi va sostenuta in questa fase», e annuncia a giorni «misure specifiche» a favore di famiglie e imprese con «interventi sulla fiscalità». Poi conferma la fiducia del Governo che l’insieme delle riforme e delle misure strutturali avranno «un impatto permanente importante sulla capacità di crescita del paese», stimata «prudenzialmente» in una crescita del Pil dello 0,3% già nel 2014. Stima «che potrebbe raggiungere gradualmente nel 2018 2,25 punti percentuali in più». «Possono sembrare numeri modesti – ammette – ma non lo sono se si pensa all’eseguità dei valori di crescita dell’Italia negli ultimi decenni». Poi una nota di ottimismo: «non sarei sorpreso se i risultati fossero migliori di quanto previsto adesso», ricordando che la stima del Def é dello 0,8%, più bassa della stima precedente del Governo Letta.
Rispettate le regole sul debito pubblico
In un altro passaggio, Padoan conferma ai commissari l’invio alla commissione Ue della lettera con cui il Governo informa Bruxelles dei contenuti del Def, e in particolare dello slittamento di un anno – dal 2015 al 2016 – dei termini per il pareggio di bilancio strutturale. «Il governo – aggiunge Padoan – si impegna a rispettare il piano di rientro del debito con il raggiungimento dell’ obiettivo pieno nel 2016 e sostanziale nel 2015». Il rapporto debito Pil, spiega «inizierà a scendere nel 2015. La regola sul debito sarebbe quindi rispettata nello scenario programmatico».
Debiti Pa, Governo al lavoro per nuovi rimedi strutturali
Toccando il tema della prossima presidenza italiana della Ue, Padoan ricorda che l’accesso al credito «sarà al centro dell’agenda del Semestre europeo che avrà inizio a luglio». Il governo mettera vaverà poi «un nuovo intervento su debiti pregressi, che non si limiterà al pagamento dei debiti commerciali», ma conterrà anche «misure di carattere strutturale per abbreviare definitivamente i tempi di pagamento».
Il Sole 24 Ore – 16 aprile 2014