L’analisi del Def per la spesa sanitaria 2013-2015 mette in evidenza una crescita al un ritmo dell’1,2% medio annuo che si concentra però nell’ultimo anno (+2,7%), a fronte di un valore stazionario nel 2013 (+0,2%) e di un aumento contenuto (+0,6 per cento) nel 2014.
La dinamica indicata nel Def è inferiore a quella stimata per il Pil nominale (+2,8 per cento nel triennio): l’incidenza della spesa sul prodotto pertanto si riduce, passando dal 7,2 per cento del 2012 al 6,9 per cento del 2015. A fronte di una dinamica contenuta della spesa corrente al netto degli interessi per la quale si prevede un tasso di variazione medio annuo pari a +1 per cento nel triennio, l’incidenza della sanità su tale aggregato si mantiene intorno al 15,8%.
I servizi Bilancio di Camera e Senato fanno il punto sul Def 2012 e tra le osservazioni sottolinenano in particolare che «la dinamica descritta sconta una riduzione, rispetto al quadro a legislazione vigente contenuto nella Relazione al Parlamento del dicembre 2011, ben superiore all’effetto di solo trascinamento negli anni successivi del miglior risultato registrato a consuntivo nel 2011 (-2,9 miliardi). Tale riduzione spiega infatti il dato relativo al 2012 (-2.994 milioni rispetto alle stime della relazione), mentre offre una spiegazione solo parziale della riduzione indicata per il 2013 (-4.875) e per il 2014 (-5.991)».
«Rilevato che le previsioni della Relazione – continua il documento – già scontavano gli effetti delle precedenti manovre (ed in particolare la riduzione di spesa per 2,5 miliardi nel 2013 e di oltre 5 miliardi nel 2014 conseguente alla riduzione del finanziamento del Ssn disposta dal Dl 98/2011) e che le stime contenute nel Def sono a legislazione vigente, appare opportuno un chiarimento al riguardo. Gli elementi, di seguito riportati, circa le ipotesi alla base delle stime contenute nel documento, non rilevando modifiche rispetto alla legislazione vigente, non sembrano infatti giustificare gli scostamenti».
Secondo il Def poi, le previsioni scontano il quadro macroeconomico previsto per il periodo di riferimento, i risultati per il 2011 del conto della sanità, i risparmi attesi dai piani di rientro, nonché l’efficacia nel 2013 – e l’effetto di trascinamento negli anni successivi – delle misure di contenimento della spesa adottate negli anni precedenti. Come per il 2012, è atteso un contenimento della spesa per la specialistica a seguito della piena efficacia dei ticket, mentre la farmaceutica convenzionata dovrebbe presentare un’evoluzione coerente con il tetto del 13,3% previsto per la territoriale. Viene infine precisato che la spesa relativa al 2015 comprende gli oneri per la corresponsione della vacanza contrattuale.
«Si osserva – aggiunge il servizio Bilancio – come determinante per l’evoluzione attesa sia la piena attuazione delle misure di contenimento e razionalizzazione della spesa contenute nei Piani di rientro e, più in generale, l’efficacia dei meccanismi di governance che caratterizzano il settore. Tale percorso di efficientamento e di riduzione dei costi nella sanità appare particolarmente rilevante anche alla luce del contenimento della dinamica della spesa corrente primaria conseguente alla manovra prevista per il biennio 2013-2014, che dovrebbe portare all’azzeramento del deficit complessivo alla fine del periodo di riferimento».
Il Sole 24 Ore sanita – 27 aprile 2012