Il disavanzo, escludendo l’aumento dell’Iva previsto con le clausole di salvaguardia, salirebbe fino al 3,8 per cento nel 2022. Per una sua discesa progressiva, dovrebbero essere individuate misure per circa 25 miliardi nel 2020, che salirebbero a circa 36 miliardi nel 2021 per raggiungere circa 45 miliardi a fine periodo. In ogni caso, la manovra autunnale si prospetta come un “puzzle complesso” dal momento che ci sono pochi margini per una nuova spending review. “Ulteriori blocchi del turn over o tagli alla spesa sanitaria avrebbero ripercussioni sulla qualità dei servizi erogati”.
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