Dall’Imu a rate ai debiti della Pa verso i fornitori, dallo scudo fiscale alla tracciabilità dei contanti: arriva da oggi in aula al Senato per il via libera definitivo il puzzle del decreto legge sulle «semplificazioni» fiscali, su cui giovedì scorso il Governo ha incassato la fiducia numero 15 dei suoi primi 160 giorni di vita.
Cinque mesi e mezzo travagliati per Mario Monti e la sua squadra, dal «salva Italia» alla legge di stabilità, dalle liberalizzazioni alle semplificazioni, che in questa tormentata primavera parlamentare si annunciano carichi di altre tensioni. E già da questa settimana, mentre si preparano le grandi manovre dei partiti in vista delle amministrative di maggio, tutti i nodi tornano al pettine. I calendari di Camera e Senato sono lo specchio di questa situazione. La riforma del mercato del lavoro è ancora in primissimo piano al Senato in commissione Lavoro. Ancora al Senato (sempre in commissione) sono segnate in rosso le riforme istituzionali sulla riduzione dei parlamentari e sullo stop al bicameralismo perfetto. E chissà se farà un passo in avanti la nuova legge elettorale. Alla Camera tocca invece alla commissione Affari costituzionali sbrogliare la matassa dell’altolà ai rimborsi elettorali e ai bilanci zoppi dei partiti. Mentre la legge anti-corruzione, sempre a Montecitorio, aspetta di uscire dalle sabbie mobili dei veti incrociati tra le forze politiche. Tutti capitoli che in questi giorni caratterizzeranno l’attività parlamentare. Mentre si affaccia sia alla Camera che al Senato il nuovo Def, su cui proprio oggi ci saranno le audizioni di Bankitalia, della Corte dei conti e del vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Con una richiesta di fondo che arriva ai partiti da tutte le forze sociali: dopo i tagli, dare fiato alla crescita. La scommessa di primavera, parte proprio da qui.
Il Sole 24 Ore – 23 aprile 2012