Possibilità in deroga da parte delle aziende del Ssn di conferimento di incarichi di lavoro autonomo e di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare la carenza di medici di medicina generale, si punta a dare la possibilità, ai medici specialisti con esperienza ospedaliera, di accedere alla professione di Mmg in termini agevolati. Rideterminazione al rialzo per l’acquisto di prestazioni da privato accreditato e validità graduatorie concorsi estesa a tre anni. GLI EMENDAMENTI
Scadono oggi i termini in commissione Affari sociali alla Camera per la presentazione degli emendamenti al Decreto Bollette. Pronte le proposte della Commissione Salute delle Regioni che avanza diverse richieste di modifica. Queste spaziano da un incremento del Fondo sanitario nazionale ad una rideterminazione al rialzo per l’acquisto di prestazioni da privato accreditato per l’assistenza specialistica ambulatoriale e l’assistenza ospedaliera, fino all’estensione a tre anni della validità delle graduatorie dei concorsi indetti dalle Aziende ed Enti del Ssn.
E ancora, si vuole riconoscere la possibilità di riconoscimento in deroga della possibilità da parte delle aziende del Ssn del conferimento di incarichi di lavoro autonomo e di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare la carenza di medici di medicina generale, si punta a dare la possibilità, ai medici specialisti con esperienza ospedaliera, di accedere alla professione di Mmg in termini agevolati.
Ecco più nel dettaglio un elenco di alcune delle principali proposte di modifica avanzate dalle Regioni.
Incremento fondi contrattazione integrativa ai sensi del Patto per la Salute 2019-2021. Si vuole consentire, per il triennio 2023-2025, alle regioni che siano in equilibrio economico, che abbiano garantito i LEA e che abbiano almeno avviato il processo di adeguamento alle disposizioni di cui al DM 70 di destinare risorse aggiuntive a favore delle aziende ed enti del proprio servizio sanitario regionale fino al 2% del monte salari 2018, in deroga ai limiti della spesa per il personale del Ssn. Questo incremento che sarà destinato, in sede di contrattazione integrativa, al solo personale dei ruoli sanitario e socio-sanitario. Inoltre le risorse andranno utilizzate tenendo conto delle attività svolte in servizi disagiati e in zone disagiate.
Acquisto di prestazioni da privato accreditato. Il limite di spesa è rideterminato nel valore della spesa consuntivata nell’anno 2011 incrementata di 6 punti percentuali per l’anno 2023 e di10 punti percentuali a decorrere dall’anno 2024, fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale. Si punta così a dare alle Regioni una maggiore flessibilità rispetto al vincolo di mantenere ferma al livello di 12 anni prima la spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati per l’assistenza specialistica ambulatoriale e per l’assistenza ospedaliera.
Medicina di emergenza-urgenza. Al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza nel sistema dell’emergenza-urgenza, si prevede, limitatamente al triennio 2023-2025, che i medici di discipline equipollenti alla disciplina di, Medicina d’Emergenza-Urgenza comprese nella tabella B “Area
medica e delle specialità mediche” dell’art.1 del Decreto del Ministro della Sanità del30 gennaio 1998 e s .m. e i., possano prestare per i primi 2 anni di servizio, una quota del loro orario di lavoro presso i servizi di Emergenza-Urgenza e che per lo stesso periodo i dirigenti medici già in servizio in discipline diverse da quella di Medicina d’Emergenza-Urgenza possano prestare servizio presso i servizi di emergenza-urgenza per un periodo di tempo non superiore a sei mesi per ogni anno.Validità graduatorie concorsi. Si porta a tre anni la validità delle graduatorie dei concorsi indetti dalle Aziende ed Enti del Ssn, si intende garantire il più ampio utilizzo delle stesse, in particolare di quelle approvate nel periodo emergenziale, al fine di evitare l’indizione di nuove procedure concorsuali con conseguenti ritardi nelle assunzioni.
Incremento Fondo sanitario. Al fine di contribuire a far fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e dal perdurare degli effetti della pandemia, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è
incrementato per l’anno 2023 di una cifra che non viene però esplicitata nella bozza di emendamenti inviata dalle Regioni.
Conferimento incarichi di lavoro autonomo da parte delle aziende ed enti del Ssn. La disposizione è volta a consentire alle aziende ed enti del servizio sanitario nazionale, qualora non dispongano di valide graduatorie concorsuali e, comunque, per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure selettive per il reclutamento di personale dipendente, di avvalersi, in deroga alle disposizioni che vietano nel pubblico impiego il ricorso ai contratti di Co.Co.Co. e in ogni caso, lo svolgimento di funzioni ordinarie nell’ambito degli incarichi individuali di lavoro autonomo, delle professionalità necessarie per l’erogazione delle ordinarie attività sanitarie.
Stipula di contratti di somministrazione da parte delle aziende ed enti del Ssn. Anche questa disposizione è volta a consentire alle aziende ed enti del Ssn di acquisire personale sanitario per garantire l’erogazione dei LEA, nell’ipotesi di oggettiva impossibilità di reclutare personale dipendente. In particolare si autorizzano le aziende del Ssn, ricorrendo tale ipotesi, di stipulare contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato, come
già consentito per il personale del comparto, per l’acquisizione di dirigenti medici, veterinari e sanitari.
Prestazioni aggiuntive del personale del comparto sanità. Con le disposizioni proposte si intende consentire alle aziende ed enti del SSN di acquisire prestazioni aggiuntive nei confronti del personale dipendente del ruolo sanitario del Comparto, analogamente a quanto già previsto per la dirigenza medica e sanitaria dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro.
Medici di medicina generale. La norma è finalizzata a superare la carenza di medici di medicina generale, dando la possibilità, ai medici specialisti con esperienza ospedaliera, di accedere alla professione di MMG in termini agevolati. Il termine del 2026 è stato inserito considerando che entro tale data si dovrebbe colmare il gap tra cessazioni dal servizio e programmazione dei corsi degli MMG.
Giovanni Rodriquez – Quotidiano sanità
19 aprile 2023