Slitta al 31 dicembre la ricognizione degli spazi per l’intramoenia, mentre salta la soglia minima di 12.000 euro per avere la convenzione all’esercizio in studi privati. Sulla responsabilità professionale torna il limite della colpa grave. Ecco alcune delle novità approvate ieri dalla Commissione Affari sociali. (Vedi testo nuovi artt. 2 e 3). Oggi la Commissione Affari Sociali ha ripreso a votare gli emendamenti al decreto Balduzzi. I lavori sono andati avanti votando gli emendamenti agli articoli 3 (Responsabilità professionale), 5 (Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza) 6 (edilizia sanitaria), 9 (emergenze veterinarie) e 10?(Modificazioni al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, e norme sull’innovativita’ terapeutica). Scarica il testo del Dl 158 con gli emendamenti approvati.
Da lunedì i lavori riprenderanno dall’articolo 11 fino al completamento del testo.
Discorso a parte meritano gli articoli più “delicati” ovvero il primo, riforma delle cure primarie dove sembrerebbe esserci un contrasto tra governo, regioni e medici di famiglia che verrà risolto non prima di martedì notte. Sempre nella giornata di martedì invece verranno affrontati i nodi relativi agli altri articoli per il momento accantonati ovvero il 4 (Dirigenza sanitaria e governo clinico) e il 7 (Vendita di prodotti del tabacco e ludopatia) e l’8 (Sicurezza alimentare e di bevande).
Sono stai approvati ieri dalla Commissione Affari sociali della Camera alcuni emendamenti agli articoli 2 e 3 del Decreto Balduzzi riguardanti la libera professione intramoenia e la responsabilità professionale. Sono quasi cento su 725 gli emendamenti al “decreto Balduzzi” presentati in commissione Affari sociali della Camera e ritenuti inammissibili. In allegato il testo degli emendamenti. Leggi anche “Nell’intramoenia ricevute analitiche”
Intramoenia (art. 2) Nello specifico per quanto riguarda l’intramoenia le modifiche approvate riguardano innanzitutto lo spostamento del termine, dal 30 novembre al 31 dicembre 2012 della ricognizione degli spazi disponibili per l’esercizio dell’intramoenia. Inoltre, la ricognizione degli spazi dovrà tenere conto degli spazi che si renderanno disponibili dall’applicazione della spendig review. Eliminato il pare vincolante del Collegio di direzione per l’acquisto o la locazione presso strutture sanitarie autorizzate non accreditate.
Novità anche per quanto riguarda la trasparenza. La modifica prevede che “al fine di garantire ai pazienti la massima trasparenza e di consentire la lettura immediata delle cifre che effettivamente vengono corrisposte al medico per ‘espletamento della prestazione resa, al’interno del documento fiscale rilasciato al paziente deve essere analiticamente descritta, voce per voce, la composizione dei predetti importi”.
Altra modifica riguarda i tempi di pagamento dovuto al medico che dovrà avvenire entro 90 giorni. “L‘ente o ‘azienda del servizio sanitario nazionale – si legge nell’emendamento approvato – provvede a corrispondere, entro 90 giorni dal’avvenuto pagamento da parte del paziente, ‘importo dovuto al medico come onorario per la sua attività libero professionale”.
Sempre sull’intramoenia salta la soglia minimi di 12.000 euro di fatturato per ottenere la convenzione ad esercitare la libera professione intramoenia in studi privati. Ultima modifica approvata prevede l’istituzione di una commissione per aggiornare le tariffe delle prestazioni.
Responsabilità professionale (art. 3)
La principale novità attiene il ripristino del limite della colpa grave per rispondere dei reati commessi dal medico se lo stesso durante la propria attività si è attenuto alle linee guida.
Inoltre, entro il 30 giugno 2013 dovrà essere emanato il decreto contenente le procedure e i requisiti minimi per l’accesso al nuovo fondo ad hoc e dovrà essere anche ascoltata la Fnomceo.
Il fondo, poi è previsto che verrà finanziato dal contributo dei professionisti “in misura definita in sede di contrattazione collettiva”.
Altra modifica, infine, riguarda l’obbligo di copertura assicurativa per tutte le strutture pubbliche e private. Inoltre, viene prevista che il danneggiato possa avere “azione diretta” per il risarcimento entro i limiti in cui è stata stipulata l’assicurazione. (4 ottobre)
Decreto Balduzzi: al via il voto in commissione. L’art.1 sarà riscritto dal Governo.
3 ottobre – Sono quasi cento su 725 gli emendamenti al “decreto Balduzzi” presentati in commissione Affari sociali della Camera e ritenuti inammissibili. In allegato il testo degli emendamenti. Lo ha comunicato il presidente della XII, Giuseppe Palumbo, nella seduta di ieri. «Ai sensi del comma 7 dell’articolo 96-bis del Regolamento – ha spiegato – non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all’esame della Camera». Tra le proposte bocciate quella di Ciccioli sulla salute mentale, quella di Palagiano sul fondo per la non autosufficienza, quella di Turco sulle cure palliative. Oggi – presente il ministro della Salute, Renato Balduzzi – è invece cominciato il voto sugli altri emendamenti, che proseguirà in serata anche dopo l’Aula. Prime modifiche. Ma non su quelli presentati all’articolo 1 sulle cure primarie, poiché sarà riformulato dal Governo. E neanche su quelli all’articolo 4 su governo clinico e nomine dei primari.
Il lavoro odierno si è quindi concentrato sulle proposte di modifica relative all’articolo 2 sull’intramoenia. E l’Esecutivo è andato subito “sotto”: la commissione ha votato sì a un emendamento presentato da Antonio Palagiano (Idv) sulla trasparenza delle ricevute rilasciate dal medico nell’ambito dell’intramoenia allargata, su cui il Governo aveva dato parere negativo.
La proposta approvata prevede che «al fine di garantire ai pazienti la massima trasparenza dei predetti importi (quelli per la prestazione in intramuraria allargata, ndr) dovrà essere analiticamente descritta voce per voce la composizione all’interno del documento fiscale rilasciato al paziente». Obiettivo: esplicitare le «cifre che effettivamente vengono corrisposte al medico».
La commissione ha poi accolto altre modifiche proposte dai deputati: il termine per la ricognizione degli spazi attualmente disponibili per l’intramoenia è stato spostato dal 30 novembre al 31 dicembre, e bisognerà tenere conto, come proposto dal Pd, anche «degli spazi che si renderanno disponibili in conseguenza dell’applicazione» delle misure previste dalla spending review (ad esempio i piccoli ospedali che andranno dismessi). È saltata poi la soglia minima di 12mila euro di fatturato per avere la possibilità di avere la convenzione per esercitare negli studi privati. Asl e ospedali, infine, dovranno corrispondere l’onorario al medico «entro 90 giorni» dall’avvenuto pagamento da parte del paziente.
Ma l’impianto della riforma della libera professione «rimane intatto», ha assicurato Balduzzi. «Le forze politiche, non solo della maggioranza, hanno condiviso l’impianto sotto il profilo dell’equilibrio che mostra tra opinioni di partenza anche molto diverse. Stiamo cercando di dare serietà all’attività libero professionale in tutti i contesti e collegandola a una rete avremo poi tracciabilità e trasparenza. Valorizzando così il ruolo del medico e la possibile scelta del paziente».
il testo del Dl 158 con gli emendamenti approvati al 4 ottobre
In allegato il testo degli emendamenti
Il Sole 24 Ore sanità – 4 ottobre 2012