All’indomani dell’incontro del ministro Lorenzin con Fnomceo in merito al famigerato decreto appropriatezza e alla vigilia di un nuovo incontro previsto per il 18 febbraio con le associazioni sindacali, il dibattito sul tema continua a essere molto vivace.
Il presidente nazionale Snami Angelo Testa in una lettera inviata al ministro della Salute lo invita a smettere «con questo gioco della peggior politica» e a rendersi conto «di aver fatto un decreto sbagliato nella forma e nel metodo». «Mi spiace» continua Testa nella sua invettiva diretta a Lorenzin «se dichiara che non le importa nulla dello sciopero dei medici, e ci dispiace che non capisca che gli scioperi i medici li fanno a malincuore perché, con tutto il rispetto delle altre categorie di lavoratori, noi lavoriamo per la salute delle persone. Signora Lorenzin» continua la missiva, quando dice «che se il medico ritiene utili prescrivere degli esami inseriti nel suo decreto potrà farlo senza limiti, motivandolo. Non è assolutamente vero». Snami chiede al ministro di «abrogare il decreto e di iniziare un dialogo con noi, che conosciamo il lavoro del medico di famiglia perché lo viviamo quotidianamente nei nostri studi».
Più cauta Fimmg che pur sottolineando come «le posizioni sono ancora lontane» vede «una maggiore attenzione del ministro della Salute nei confronti dei medici e delle loro professionalità anche se» spiega il segretario nazionale Giacomo Milillo «nello specifico non ci convince il rinvio dell’aspetto sanzionatorio al solo confronto in Conferenza stato-regioni». Qualche chiarimento dovrebbe arrivare dall’incontro previsto il 18 febbraio prossimo, come sottolinea il segretario nazionale Cisl Biagio Papotto. «Speriamo che l’incontro con il ministro di giorno 18 febbraio sia foriero di chiarimenti utili all’abbattimento di quelle criticità e che quindi garantiscano serenità nel lavoro dei medici, fiducia dei cittadini nel Ssn e risparmio dalla razionale applicazione del Dm. A conclusione dell’incontro» sottolinea Papotto «rimane aperta la possibilità di poter rientrare dal proclamato sciopero di marzo se saranno raggiunti gli idonei accordi».
Doctor33 – 16 febbraio 2016