All’Aoui 160 milioni. Dall’Ora: il prestito non gravi sui finanziamenti. C’è chi si vedrà consegnare una decina di milioni, chi più di un centinaio. Le Usl dei Veronese (così come l’azienda ospedaliera cittadina) accolgono la delibera del Consiglio regionale che, con un prestito dal governo, consente lo sblocco dei pagamenti ai privati, come una «boccata d’ossigeno».
Ma c’è chi sottolinea che, di quei 1,4 miliardi (777 milioni erogati per il 2013 e altri 633 nei 2014), non gli serve nemmeno un euro . E’ il direttore generale dell’Usi 22 di Bussolengo, Alessandro Dall’Ora. La Usl che copre il lago e la parte ovest della provincia si vanta di pagare già i creditori entro ii termine di sessanta giorni previsti dalla legge. Una rarità in un sistema, quello sanitario, che in alcune parti d’Italia sfonda addirittura il muro dei due anni.
«Nessun miracolo -avverte Dall’Ora -semplicemente abbiamo il bilancio in pareggio da tre anni e questa non è altro che la naturale conseguenza.
Le Usi e le aziende ospedaliere, infatti, tendono a dilazionare il pagamento ai creditori per avere residui di cassa in caso di deficit». Le conseguenze di quel prestito, con un tasso di interesse fissato ai 4%, però, prosegue Dall’Ora ricadranno su tutti.
«Sia chiaro -specifica – il provvedimento della Regione è necessario: è come la tachipirina, serve ad abbassare la febbre quando è altissima e certo le aziende che operano nel settore ne trarranno grandi benefici. Ma non basta intervenire sui sintomi. Intervenire mettendo a disposizione soldi potrebbe incentivare l’aumento di debiti.
L’UsI 22 è già quella meno finanziata dalla Regione, mi auguro che non risenta della restituzione del prestito, che potrebbe manifestarsi con un calo nell’erogazione statale al Veneto in ambito sanitario».
In provincia, a ricevere di più, dal fondo stanziato dalla regione sarà l’Azienda ospedaliero universitaria. «Arriveranno 16o milioni fa sapere il direttore amministrativo Giuseppina Montolli – che ci aiuteranno ad accorciare di molto i tempi di pagamenti: ora si arriva, nel peggiore dei casi a lo mesi. Abbiamo la fortuna di avere un’azienda molto importante e considerata da chi ci vende macchinari e servizi. Anche grazie a questo, finora non abbiamo avuto problemi».
Ventotto milioni sono attesi invece alla 21 di Legnago. «Si tratta di di un provvedimento importante – fa sapere il direttore amministrativo Fabrizio Gatti – non sono solo le grandi ditte a risentire dei ritardi ma anche i piccoli artigiani». Anche nell’azienda della Bassa alcuni pagamenti avvengono, allo stato attuale, non prima dei 300 giorni.
Non è nota, al momento, la cifra spettante all’Usl 20 di Verona.
«Il presidente Luca Zaia -è il commento del dg Maria Giuseppina Bonavina – ha capito che così si va incontro non solo alla Sanità ma a tutto il territorio». I tempi, almeno per l’azienda sanitaria del capoluogo erano comunque diminuiti nel corso dell’ultimo anno.
«Abbiamo utilizzato risorse risparmiate con fatica prosegue Bonavina – per rientrare nei tempi: adesso paghiamo tutto tra i sei e i nove mesi».
Davide Orsato – Corriere di Verona – 2 agosto 2013